Lazio, contro la Fiorentina un poker che vale il terzo posto. Pioli: "Gara perfetta, non molliamo fino alla fine" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Lazio, contro la Fiorentina un poker che vale il terzo posto. Pioli: “Gara perfetta, non molliamo fino alla fine”

Non c’è partita. Una Lazio da stropicciarsi gli occhi schianta la Fiorentina e si aggiudica – al di la quel che dice il 4-0 finale – la sfida per un posto nell’Europa che conta della prossima stagione. La formazione di Pioli con un partita spumeggiante aggancia il Napoli al terzo posto (46 punti) e si porta -4 dalla Roma. Il risultato è netto, ma solo un grande Neto contiene il passivo entro dimensioni umane. Il portiere brasiliano si batte contro tutti, compresa la sua difesa, che lo ‘tradiscè più volte. Nonostante ciò si ferma a 13 la striscia di risultati utili dei viola. Montella deve pensare all’Europa League di giovedì, a Firenze contro la Roma, e azzarda una formazione iniziale senza il centrocampo titolare. Scelta che pagherà a caro prezzo. Il pari tra Napoli ed Inter ha alzato la posta della sfida con vista sulla Champions. Ma sembra averlo capito solo la Lazio. Il primo quarto d’ora è da incubo per la Fiorentina. Non bastasse la rete di Biglia (gran tiro al volo su respinta di Savic), tra il 6′ ed il 13′ piovono su Neto le conclusioni di Klose (tocco di fioretto quando servirebbe il randello) e due volte di Felipe Anderson. Il portiere brasiliano ci mette sempre una pezza e tiene a galla i viola. Dopo l’avvio con la bava alla bocca, la furia laziale si placa un pò. Ma la squadra di Pioli tornerà a farsi pericolosa (soprattutto con un secondo tiro al volo di Biglia, deviato sul palo da Neto), costruendo altre cinque chiare occasioni da gol. A parte l’atteggiamento passivo della Fiorentina (con Pizarro e Borja Valero in panchina nessuno ragiona a centrocampo), il dato davvero notevole dei primi 45 minuti è si chiudano con il vantaggio minimo della Lazio. Unico neo di un tempo altrimenti perfetto per intensità e qualità del gioco. La Fiorentina vorrebbe innescare il contropiede di Salah, ma i difensori biancocelesti non ripetono l’errore dei colleghi juventini in Coppa Italia e non lasciano all’egiziano nemmeno un centimetro più del necessario. Ilicic non ha i movimenti nè il fisico per fare il centravanti-boa. La conseguenza è che Mati Fernandez corre molto, ma non trova quasi mai sponda per le triangolazioni, mentre Diamanti annaspa in cerca d’aria in un centrocampo presidiatissimo dai giocatori laziali. Capita l’antifona, Montella in avvio di ripresa corre ai ripari inserendo subito Pizarro (fuori Diamanti), e al 9′ Gilardino per Ilicic. Due mosse che porteranno scarsissimi benefici al gioco viola. Nella Lazio fuori Mauricio per infortunio, entra Novaretti. Nonostante la schiacciante superiorità, la Lazio non riesce a mettere al sicuro il risultato. E la beffa si potrebbe compere al 12′, quando nell’unica azione orchestrata in modo decente dalla Fiorentina, Salah serve indietro per Badelj che manda a lato un rigore in movimento. Il rischio risveglia la Lazio che riparte a testa bassa. Il 2-0 arriva con uno slalom di Felipe Anderson, abbattuto in area da Tomovic. Candreva trasforma e poi, ingenuamente, si leva la maglia. Diffidato, ammonito, salterà la trasferta contro il Torino. È il 20′ da qui in poi la partita dei biancocelesti sarà in discesa. Neto, in uscita con i piedi, sventa ancora su Klose (28′). Un minuto dopo riesce a deviare anche il tiro di Candreva, ma Klose in tuffo di testa realizza il 3-0. La Fiorentina getta le armi ed al 40’ arriva il quarto gol: ancora Klose dopo l’ennesimo miracolo di Neto. Il tedesco festeggia la sua doppietta, la Lazio lancia la sfida Champions a Roma e Napoli.

Un poker che vale il terzo posto. La Lazio annulla la Fiorentina e scala la classifica e Pioli, al termine del match dell’Olimpico, non può che sorridere. «È stata una serata perfetta? Sì il termine è corretto – ammette l’allenatore -. Poi non esistono nel calcio delle prestazioni perfette perchè il primo tempo non doveva finire 1-0, la partita poteva essere chiusa prima. Ma oggi è una dimostrazione di maturità. Guardando la classifica mi viene in mente solo che è corta. Dobbiamo continuare a ragionare con la nostra mente, partita per partita. Possiamo sognare in grande? Se sognare in grande significa approcciare le partite per vincerle tutte,sì. Poi tireremo le somme alla fine». Umore opposto in casa viola. «La Lazio ha meritato la vittoria – dice Montella – sul campo ha dimostrato che è la squadra che sta meglio in campionato. Il risultato è giusto, la Lazio ha avuto una velocità mentale e nervosa diversa. Vivono una freschezza migliore. È uno scivolone pesante, il più rotondo della mia carriera». «Non so quante volte la Fiorentina ha subito un 4-0 – gli fa eco Pioli -dobbiamo essere molto soddisfatti. La squadra ha principi di gioco ben chiari e oggi ha fatto molto bene una fase che in altre partite ci ha penalizzato: non ci siamo impauriti quando la Fiorentina ha preso un pò di campo. Tutti i giocatori erano disposti a sacrificarsi e questa è un’ulteriore crescita. Le basi sono gettate, ora si tratta di maturare. Fino a quando non raggiungeremo il nostro obiettivo non dobbiamo fermarci». Tra i protagonisti ancora Klose («un grande, un esempio», dice Pioli). «Abbiamo giocato benissimo – spiega il tedesco -. Questo è giocare a calcio. Il secondo posto? Guardiamo partita dopo partita. Il mio futuro? Finirò questa stagione, spero di stare bene. Se così sarà la decisione verrà spontanea, ma ancora non lo so». Più esplicito Biglia: «Abbiamo fatto una grande prova. Il mio gol è frutto di tanto lavoro, sono contento. Il secondo posto? Noi lottiamo per arrivare in Europa, lo faremo fino alla fine. Se arriviamo secondi è meglio». In Europa League giocano, invece, i viola che giovedì affronteranno la Roma nell’andata degli ottavi. «La Fiorentina non è inferiore alla Lazio – rileva Montella -. In alcuni ruoli chiave abbiamo tirato al massimo alcuni giocatori, ma sono fiducioso per le prossime partite. La nostra sfortuna è che abbiamo incontrato le migliori squadre una dopo l’altra, inevitabilmente perdi qualcosa. Fa male perdere, ma non è detto che prendere degli schiaffetti non ti faccia bene. In questo caso non credo comunque che li meritassimo». «Dobbiamo lottare su tutti e tre i fronti e riprendere la Lazio – aggiunge Pasqual -. Dobbiamo essere bravi a dimenticare questa sconfitta».

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