Salta la maratona sul bilancio ma Marino pensa al bis in Campidoglio: “Resto qui fino al 2023”
Dopo quattro appelli 'andati a vuoto' la seduta è stata tolta per mancanza di numero legale. Il sindaco rilancia, annunciando l'intenzione di un secondo mandato
Salta l’inizio della maratona sul bilancio in assemblea capitolina e scoppia il caso ‘assenzè nella maggioranza in Campidoglio. Un imprevisto, quello dello stop dei lavori d’Aula, di certo non preso bene dal sindaco Ignazio Marino che proprio nei giorni scorsi aveva chiesto ai suoi un’accelerazione per dare il più presto possibile il via libera alla manovra. Intanto oggi il sindaco rilancia, annunciando l’intenzione di un secondo mandato: «Io questa città la voglio cambiare veramente. È diventata la sfida della mia vita. Io qui ci sto fino al 2023». Oggi era previsto il via al tour de force in consiglio comunale per l’approvazione della manovra 2015. Ma dopo quattro appelli ‘andati a vuotò la seduta è stata tolta per mancanza di numero legale. In Aula erano presenti solo 23 consiglieri comunali e per aprire i lavori ne servivano 24. Il coordinatore della maggioranza Fabrizio Panecaldo mette le mani avanti e subito smentisce ipotesi di possibili ‘fratture internè: «Non c’è un problema di natura politica ma è solo sciatteria. Una mancanza di rispetto nei confronti degli altri colleghi» chiosa. E per evitare il ripetersi di nuove assenze in Aula minaccia «sanzioni come in fabbrica»: «Subito dopo il bilancio – dice Panecaldo – proporrò, insieme agli altri capigruppo, una proposta di modifica al regolamento: i gettoni di presenza devono essere percepiti e legati alle presenze in Aula e alle votazioni in consiglio». E pensa anche ad un timing di appelli più breve: uno ogni 10 minuti, al posto di 20. Il commissario del Pd Roma Matteo Orfini bacchetta i consiglieri dem: «Non si ripeta più». In Campidoglio le opposizioni vanno all’attacco: «la maggioranza che ormai non esiste più». Per il consigliere del Pdl Giordano Tredicine «Il Pd è in stato confusionale», il capogruppo della Lista Marchini Alessandro Onorato parla di una «Roma ostaggio dei dissidi interni alla maggioranza» e di una «amministrazione paralizzata che danneggia la città» mentre la Lega chiede le dimissioni del sindaco Marino. E, vista la ‘falsa partenzà di oggi della maratona in Aula, sembra slittare l’ok al bilancio 2015 in assemblea capitolina, previsto nel fine settimana. Nei giorni scorsi il sindaco Marino aveva chiesto alla sua maggioranza di dare il via libera alla manovra entro il 15 marzo. Una ‘deadlinè difficile da rispettare: «È difficile indicare una tempistica ma sicuramente si rispetterà la scadenza di legge del 31 marzo» commenta la presidente dell’assemblea capitolina Valeria Baglio. Intanto la capigruppo di oggi stabilisce un ‘timing’ preciso per la discussione in Aula di emendamenti e ordini del giorno alle delibere del bilancio 2015. E un tempo massimo fissato a 23 ore. Ma Marino intanto guarda già al futuro e al suo secondo mandato: «Ora non bisogna avere paura. È tempo di volare».
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Una risposta a Salta la maratona sul bilancio ma Marino pensa al bis in Campidoglio: “Resto qui fino al 2023”
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e quale sarà il motto di Marino della prossima camapagna elettorale? Più cemento e americanate per tutti? A Roma stiamo messi malissimo perchè se l’alternativa a Marino o è De Vito dei 5 stelle che forse è il meno peggio ma non ci si può più accontentatare del candidato che si pensa faccia meno danni degli altri, la Meloni, un leghista o ancora peggio Marchini il costruttore, significa che siamo condannati.