Stop sfratti: la protesta di Sel sui banchi del Campidoglio. Peciola: "Chiamata la celere per una famiglia con 3 bambini" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Stop sfratti: la protesta di Sel sui banchi del Campidoglio. Peciola: “Chiamata la celere per una famiglia con 3 bambini”

Cartelli sugli scranni dell'aula Giulio Cesare per ricordare l'emergenza casa

– Protesta di Sinistra Ecologia e Libertà in assemblea capitolina per dire no agli sfratti nella Capitale. I consiglieri vendoliani, guidati dal capogruppo Gianluca Peciola, hanno attaccato agli scranni della presidenza dei cartelli con su scritto ‘Stop sfrattì. «Oggi un’altra famiglia è stata sfrattata – commenta Peciola – Roma non può dirsi una Capitale europea se non trova una soluzione per gli sfrattati e per i senza casa. Come Sel proponiamo il patrimonio pubblico abbandonato per farne case popolari e per il Bilancio 2015 abbiamo presentato emendamento per creare la casa dello sfrattato come servizio pubblico per una soluzione temporanea alle famiglie sfrattate». «Lupi deve prendere coscienza di questo dramma – aggiunge – e non mettere in campo misure insufficienti e demagogiche. Il Governo deve provvedere con urgenza con il blocco sfratti».

«Così si sfratta a Roma, la celere per buttare fuori una famiglia con tre bambini. Le politiche del Ministro Lupi sono del tutto inadeguate a fronteggiare il dramma dell’emergenza abitativa. Ribadiamo l’urgenza di un provvedimento che consenta il blocco degli sfratti». Lo afferma, in una nota, il capogruppo Sel in Campidoglio Gianluca Peciola. «A Roma la situazione è esplosiva e deve essere affrontata dal Governo – aggiunge – con un piano straordinario e investimenti sull’edilizia residenziale pubblica. Oltre a questo, nel Bilancio 2015 abbiamo presentato emendamenti per la creazione della casa dello sfrattato come soluzione temporanea pubblica per le famiglie oggetto di un provvedimento di sfratto e per potenziare i fondi per l’erogazione dei bonus casa».

Cinque ordinanze di custodia cautelare nei confronti di esponenti dei movimenti antagonisti per gli episodi, si legge in una nota, di violenza commessi durante i «picchetti antisfratto» a Roma sono state eseguite stamani dagli agenti della Digos della Questura di Roma. Le cinque ordinanze, che prevedono l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, sono state emesse dal Giudice della Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma, su richiesta del Pubblico Ministero Tiziana Cugini. Le persone colpite dai provvedimenti hanno un’età compresa tra i 20 e i 35 anni, tutti noti appartenenti ai movimenti antagonisti capitolini, alcuni con precedenti specifici. Nel corso della perquisizione domiciliare eseguita a carico di uno degli indagati, sono state sequestrate due bombolette contenenti spray urticante, una fionda e dei bulloni in metallo, nonchè un megafono ed un casco da motociclista.

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