Tor Sapienza, nuove tensioni al centro di accoglienza: trasferiti tutti gli immigrati | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Tor Sapienza, nuove tensioni al centro di accoglienza: trasferiti tutti gli immigrati

Monta di nuovo la protesta a Tor Sapienza, quartiere alla periferia est di Roma teatro mesi fa delle forti tensioni tra residenti e immigrati del centro rifugiati. Nel pomeriggio sono stati dati alle fiamme alcuni cassonetti, e si è ridestata la preoccupazione tra i residenti del quartiere. L’assessore alle Politiche Sociali, Francesca Danese, ha deciso di trasferire immediatamente gli ospiti del centro (ormai una quarantina dopo che una parte di loro fu trasferita dopo gli scontri), contrariamente a quanto avvenuto lo scorso novembre, quando al suo posto sedeva Rita Cutini. «È una sconfitta per la città intera», ha detto raggiungendo in serata il quartiere. «La rabbia qui non si è mai sedata – rispondono i residenti -, c’è solo una calma apparente con una tensione che si taglia con il coltello». Ora in viale Morandi ci sono i nuovi lampioni al led, previsti dal piano del Campidoglio per il rilancio delle periferie, ma i residenti sono «esasperati», cercano di contenere quella rabbia esplosa a novembre. L’episodio di oggi pomeriggio ha gettato benzina sul fuoco delle polemiche. Nessuno scontro, per fortuna, ma solo tanta apprensione. «E ora queste persone sono costrette a fare di nuovo le valige – dice la Danese -, vittime dell’ennesima provocazione, di strumentalizzazioni che a mio avviso arrivano da destra. Non se lo meritano loro e non se lo merita il quartiere. Spero che la città sappia essere più accogliente». Per loro è già pronto uno spazio «in un luogo importante della città». Lo raggiungeranno solo tra qualche giorno, il tempo necessario per terminare quelle pratiche burocratiche che lo stesso assessore ha definito «in fase di conclusione». «Quello di stasera è un attacco alle politiche migratorie – ha sottolineato la Danese -. I problemi da risolvere sono a livello europeo. Il Mediterraneo si è trasformato da culla della civiltà ad un cimitero». «Quanto accaduto oggi – ha ribadito – non mette a rischio il tavolo aperto con i comitati del quartiere che, anzi, voglio ringraziare». Sono loro ad accogliere l’assessore, senza polemiche nè tensioni, come avvenuto mesi fa quando il sindaco Ignazio Marino fu pesantemente criticato. Da allora si aprì un tavolo in Campidoglio, il cui ennesimo incontro è già in programma per domani. «Spiegheremo le nostre ragioni – dicono i residenti -, siamo esasperati e non riusciremo a contenere troppo a lungo la rabbia che cova nel silenzio apparente».

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