Bimba accoltellata da un amichetto in un campo rom, è in prognosi riservata al Bambin Gesù | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Bimba accoltellata da un amichetto in un campo rom, è in prognosi riservata al Bambin Gesù

Una bambina di 11 anni che vive con la famiglia nel campo nomadi di Castel Romano, all’estrema periferia di Roma, è stata trasportata ieri pomeriggio in ospedale, in gravissime condizioni con una ferita d’arma da taglio all’addome. La bimba è stata operata e sarebbe in pericolo di vita. Sulla vicenda sono in corso indagini dei carabinieri di Pomezia. Dai primi accertamenti sembrerebbe che sia stata ferita da un amichetto con un coltello da cucina mentre giocavano nel campo. – Secondo quanto si è appreso, la bambina è stata portata ieri pomeriggio all’ospedale Sant’Anna di Pomezia dove è stata sottoposta a intervento chirurgico. Poi è stata trasferita all’ospedale pediatrico Bambino Gesù. I carabinieri stanno cercando si ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. I militari hanno identificato la madre del ragazzino minorenne, una bosniaca, che potrebbe rispondere di lesioni gravissime e abbandono di minori.

– È ricoverata nella terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, la bimba di 11 anni ferita ieri nel campo rom di Castel Romano. Secondo quanto si è appreso da fonti sanitarie, la coltellata le ha perforato un polmone. La piccola è stata sottoposta a intervento chirurgico. Ora è sedata e la prognosi è riservata. La bimba è stata trasportata in nottata all’ospedale pediatrico di Roma dal Sant’Anna di Pomezia. È stato sequestrato dai carabinieri il coltello da cucina con cui una bambina di 11 anni è stata ferita ieri pomeriggio nel campo nomadi di Castel Romano, sulla Pontina a Roma. C’è riserbo sulle indagini in corso per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto. Da una primissima ricostruzione sembra che la piccola stesse giocando con degli amichetti, tre fratellini, quando è stata ferita. I militari della compagnia di Pomezia hanno identificato la madre dei tre bambini.

«Non conosciamo perfettamente la dinamica che ha causato il ferimento di una bimba rom all’interno del campo nomadi di Castel Romano, ma non possiamo che rimanere sconvolti dalle prime notizie che giungono. Se veramente è accaduto che la piccola è stata ferita mentre si trovava con altri bambini che avrebbero introdotto un coltello nel gioco, sarebbe inquietante constatare come la casualità in questo caso vada di pari passo con la mancata vigilanza da parte dei genitori». È quanto dichiara Dario Rossin, vice capogruppo Forza Italia in Campidoglio. «I bambini dovrebbero giocare con le bambole e i modellini di automobili, non con i coltelli. Soprattutto dovrebbero essere supervisionati dai più grandi, e non essere lasciati soli magari perchè nel frattempo i genitori sono alle prese con altre faccende, purtroppo spesso losche nei campi nomadi. Questi luoghi sono pericolosi sia per gli abitanti sia per chi ha la sfortuna di viverci vicino. Vanno smantellati».

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