Lazio, Pioli ci crede: "Il secondo posto non è un tabù" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Lazio, Pioli ci crede: “Il secondo posto non è un tabù”. I biancocelesti sfidano un Torino incerottato

Battere il Torino per ottenere la quinta vittoria consecutiva (uguagliando il record di Petkovic) e continuare la scalata in classifica, puntando a quel secondo posto occupato dai ‘cuginì della Roma. La Lazio, dopo il poker alla Fiorentina, non si nasconde più. «Il secondo posto è un tabù? Voi insistete, ma non è un tabù – dice il tecnico Pioli -. Se partiamo dalla mentalità che vogliamo vincere 12 partite sicuramente arriviamo in alto. Ma il nostro primo obiettivo è vincerle tutte poi dopo vedremo dove arriveremo». I giallorossi, distanti quattro punti, non sono però così lontani. Anzi, potrebbero essere un ulteriore stimolo per i biancocelesti. «Inseguire il secondo posto che vale la Champions ed è occupato dalla Roma dà un sapore in più? Dà sicuramente una possibilità in più di centrare il nostro obiettivo – spiega l’emiliano – e la consapevolezza che abbiamo e stiamo lavorando bene e che le prossime partite determineranno il nostro. È inutile guardare la classifica ora conta solo quella del 31 maggio». Meglio quindi non farsi distrarre dal momento positivo e concentrarsi sui granata. «Come gestiamo l’euforia? La viviamo con i nostri concetti che ci hanno permesso di essere qua – ribadisce l’allenatore -: la prossima partita è la più importante. Dal punto di vista personale penso solo a lavorare più e meglio di prima. Conterà il risultato finale per valutare ciò che abbiamo fatto. Il nostro obiettivo è di vincere tutte le prossime partite, così centreremo il nostro obiettivo che è di tornare in Europa». Un impegno nelle Coppe che non riguarda i laziali in questa stagione. «È sicuramente un vantaggio – ammette Pioli -, quasi tutte le nostre concorrenti stanno giocando di più. È un vantaggio da sfruttare». Senza lo squalificato Candreva, il tridente d’attacco sarà affidato ad Anderson, Klose e Mauri. A centrocampo, rientra Parolo, che si allinea a Biglia e Cataldi. In panchina, dopo oltre due mesi dall’infortunio, torna, invece, Lulic («Parte con noi, sono contento anche se gli manca un pò di lavoro nelle gambe»). «Mi aspetto una partita complicata – dice Pioli -, il Torino è una squadra particolare da affrontare che ha battuto il Napoli, ci vorrà una grande Lazio per fare risultato pieno in un campo così difficile».

– Ha gli uomini contati, soprattutto a centrocampo, ma vuole tornare a far punti. Dopo la sconfitta con l’Udinese, che ha interrotto una striscia di 12 risultati utili consecutivi, e lo scivolone di San Pietroburgo in Europa League, il Torino ospita la Lazio con l’obiettivo di riprendere il proprio cammino. Impresa difficile per la squadra di Ventura – che non deve farsi distrarre dal ritorno di giovedì contro lo Zenit – ma fondamentale per continuare a sognare un piazzamento in Europa. Il momento è delicato e il Torino ci arriva con una rosa ridotta all’osso. Dopo Vives (elongazione all’adduttore) si sono fermati anche Molinaro (influenza) e Gazzi (affaticamento muscolare). Assenze pensati per una squadra dai ricambi contati. Per convocare venti giocatori, Ventura è stato costretto a ripescare Basha, l’ultima da titolare lo scorso aprile, e l’ex laziale Gonzalez, reduce da una operazione al menisco. Il tecnico ritrova Bruno Peres, freccia brasiliana un pò spuntata nella sconfitta contro l’Udinese, ed è tentato dal turn over – Jansson per Glik, Gaston Silva per Moretti e Amauri Per Quagliarella -, ma sa bene che la Lazio non farà sconti. E che gli esperimenti, con un centrocampo tutto da inventare, devono essere limitati. L’unico punto fermo, sulla mediana, sembra essere Benassi, protagonista negativo in Europa League con quell’espulsione che ha condizionato l’intera gara. Sul giocatore, però, tecnico e società puntano forte e, errori di gioventù a parte, le prestazioni di quest’ultima parte della stagione sembrano dar loro ragione. Possibile, quindi, rivedere dal primo minuto Basha in mezzo al campo, con accanto oltre a Benassi lo svedese Farnerud, in gol all’andata proprio contro la Lazio, a meno che Ventura riproponga il difensore Bovo in una posizione già sperimentata in un paio di partite. El Kaddouri dovrebbe riposare. In attacco Amauri potrebbe ritrovare una maglia da titolare, l’ultima contro la Lazio ma in Coppa Italia, accanto a Martinez, per permettere a Quagliarella di essere al meglio contro lo Zenit.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login