Uno-due di Anderson al Toro, la Lazio va in paradiso: secondo posto a un passo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Uno-due di Anderson al Toro, la Lazio va in paradiso: secondo posto a un passo

Una doppietta d’autore di Felipe Anderson all’Olimpico di Torino manda in orbita la Lazio. Strepitoso il brasiliano: in 7′ ha piazzato l’uno-due che ha mandato al tappeto i granata e fatto ammirare il gioco della squadra di Pioli, protagonisti di un gran momento in questa stagione. Per i biancocelesti è la quinta vittoria consecutiva, con 12 gol segnati e uno solo subito in questo periodo d’oro che li ha proiettati in piena zona Champions, con il secondo posto nel mirino. La Lazio aveva già vinto quest’anno in casa del Toro, a metà gennaio in Coppa Italia. Un 3-1 facile: i granata avevano snobbato la partita, arrendevoli e svogliati. Questa volta il Toro ha fatto il possibile per evitare una nuova sconfitta, ma ha scelto di risparmiare molti titolari: giovedì i granata vogliono tentare la grande rimonta in Europa League, contro lo Zenit San Pietroburgo che li ha sconfitti 2-0 all’andata. Così Ventura, che già aveva perso Vives e Gazzi infortunati e Molinaro influenzato, ha fatto accomodare in panchina Darmian, Quagliarella, Maxi Lopez, Glik, Moretti e Farnerud. Al rientro dopo lunga assenza Basha, in campo dal 1′ Amauri e Martinez, Gaston Silva sulla corsia sinistra, Jansson al centro della difesa. La Lazio ha provato a sorprendere subito il Torino, ma le è mancato l’ultimo passaggio, nonostante il gran movimento sul fronte d’attacco. Cataldi e Parolo nel giro di due minuti (18′ e 19′) hanno avuto sui piedi un paio di palloni buoni poi i granata sono riusciti a rallentare il ritmo ed a spezzare il gioco della Lazio. Un cross di Gaston Silva dalla sinistra ha innescato Amauri, ma la risposta di Marchetti è stata pronta ed il successivo colpo di Martinez fuori. Un tiro di Bruno Peres, unica sua buona giocata in una serata incolore, ha svegliato i biancocelesti che hanno ripreso in mano la partita. Due cambi di Pioli, Keita per Mauri ed Onazi per Cataldi, hanno dato nuovo vigore alla Lazio, mentre nel Torino finiva la benzina di Basha e si spegneva anche El Kaddouri. Così la squadra di Ventura perdeva il controllo del campo che fino a quel momento le aveva permesso di annebbiare le idee alla Lazio: Keita si mangiava letteralmente un gol, ma poco dopo si accendeva lo show di Felipe Anderson, devastante per il Torino stanco e sbilanciato. Primo gol in contropiede dopo avere lasciato di stucco uno dopo l’altro Maksimovic, Glik e Jansson, bis 7′ minuti entrando da sinistra. In mezzo un’altra occasione per Keita, servito da Klose, ma il tiro finiva sull’esterno della rete, ma anche una prodezza di Marchetti che schiaffeggiava in angolo un gran tiro di Darmian, subentrato a Gaston Silva. Il finale tutto della Lazio, che avrebbe potuto arrotondare il risultato. Il Torino si arrendeva con dignità, cercando il gol. In campionato perdono quota, cercheranno un ‘miracolò in Europa League giovedì. – Con il successo di Torino, terzo posto solitario per la Lazio, a +3 ora dal Napoli. «Crediamo dall’inizio della stagione alla Champions League – spiega Felipe Anderson, all’ottavo gol stagionale -. All’inizio del campionato non riuscivamo a vincere, poi siamo cresciuti e abbiamo trovato il nostro gioco. Ora siamo al terzo posto e vogliamo continuare a stare lì; abbiamo tanta qualità e possiamo arrivare ancora più in alto». Il numero 7 laziale sorride: «Prima del raddoppio, avevo chiesto il cambio perchè avevo i crampi ma per fortuna sono rimasto in campo. La Nazionale? È un sogno, tutti i giocatori vogliono conquistarla ma ora devo restare tranquillo e concentrato sulla Lazio. Intanto mi hanno convocato per l’Olimpica e sogno Rio 2016». Per la squadra di Stefano Pioli è la quinta vittoria di fila: non accadeva da cinque anni, stagione 2009-10. «Abbiamo disputato una gara intelligente, non era facile contro il Toro – sottolinea il tecnico biancoceleste -. Siamo stati capaci di colpire al momento giusto, concedendo poco. Abbiamo dimostrato intelligenza e maturità, giocando una partita lucida con spirito di sacrificio, mentalmente abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. I risultati ci danno convinzione, però la classofica non la guardiamo, pensiamo alla prossima gara che è quella più importante. Anderson? Nel primo tempo non mi è piaciuto, nel secondo ha fatto molto bene. Per fortuna i miei singoli hanno saputo fare la differenza, ne ho tanti a disposizione, di ottima qualità». Il Torino ha scontato l’emergenza soprattutto a centrocampo e il turnover in ottica Europa League, pur offrendo una prova positiva per un’ora abbondante. «Abbiamo disputato una buonissima partita contro la squadra più in forma del campionato – esordisce Giampiero Ventura -. Abbiamo concesso poco, però abbiamo commesso tre errori e subito due gol. La Lazio è questa: qualità assoluta e quando sbagli paghi. Faccio comunque i complimenti ai ragazzi, perchè nonostante la sconfitta si sono dimostrati squadra».

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