Roma, per Garcia futuro incerto: "Adesso siamo tutti in discussione" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, per Garcia futuro incerto: “Adesso siamo tutti in discussione”

Presidente deluso, dirigenti sotto accusa, allenatore per la prima volta incerto sulla permanenza nella Capitale, squadra a pezzi. Del quadrato magico che a inizio stagione aveva fatto sognare vittorie e trofei ai tifosi giallorossi si sono perse le tracce. L’incantesimo è svanito, la Roma non sa più vincere, e ha compreso che di questo passo si troverà con un pugno di mosche in mano. Ecco perchè adesso, dopo aver fantasticato di contendere lo scudetto alla Juventus, l’obiettivo è respingere l’assalto dei cugini della Lazio al secondo posto. Rudi Garcia lo ha ribadito alla squadra in un lungo faccia a faccia dai toni concitati, col tecnico visibilmente su di giri e il gruppo colpito dalle sue parole prima di un intervento del capitano Totti, seguito poi da altri senatori. «Il tempo per sbagliare è finito, ora siamo tutti in discussione» il senso del discorso del francese (che ha affrontato anche l’aspetto tecnico per poi avere un colloquio col ds Sabatini), già chiaro nel dopo gara con la Samp quando aveva ribadito ai giocatori la delicatezza del momento. «Da domenica prossima comincia un altro campionato e bisogna alzare la testa, fare appello al carattere. A me non manca: più le cose sono difficili e più sono motivato – le parole di Garcia -. Farò affidamento su chi ha carattere e voglia di ribellarsi, e se a qualcuno manca punterò su un altro». Insomma, da adesso in poi sulla barca salirà solo chi dimostrerà di crederci, a prescindere dal nome. Nemmeno uno come Gervinho, pupillo del tecnico, avrà il posto assicurato. Proprio la gestione dell’ivoriano, inguardabile al ritorno dalla Coppa d’Africa, ha fatto storcere il naso a più di qualcuno nello spogliatoio, mentre elementi come Florenzi o Paredes sono rimasti disorientati dal continuo cambio di ruolo e dal poco minutaggio nonostante le assenze. A bocce ferme comunque ognuno tirerà le proprie somme. E quelle di Garcia che per la prima volta sembrano tutt’altro che scontate. In appena una settimana il tecnico è passato da frasi come «mi dovrete sopportare ancora a lungo» a «non sarò mai un peso per questo club», aprendo a una possibile separazione con la postilla «faremo i conti alla fine della stagione». Quando i risultati peseranno anche sul destino di Sabatini, pronto a un passo indietro in caso di mancato accesso alla Champions. Lo spettro del fallimento, rappresentato dal mancato pass per l’Europa che conta magari soffiato proprio dalla Lazio, rappresenta d’altronde la preoccupazione primaria della piazza che imputa alla squadra scarso impegno («ma non lo facciamo apposta, è un periodo negativo» la risposta di Pjanic fermato in strada da un tifoso), e all’allenatore mancanza di alternative tattiche per uscire dalla crisi. I più maligni sono arrivati addirittura ad associare l’avvio delle difficoltà di Garcia con l’inizio del rapporto sentimentale trovato dal francese a Trigoria. Chiacchiere da bar che potranno essere zittite solo con una decisa inversione di tendenza, a cominciare dal ritorno negli ottavi di Europa League con la Fiorentina.

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