Vinitaly, la denuncia di Perinelli: "Il vigneto Lazio fermo da troppo tempo" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Vinitaly, la denuncia di Perinelli: “Il vigneto Lazio fermo da troppo tempo”

A pochi giorni dal Vinitaly il mondo del vino del Lazio «si presenta un pò fermo, anche se per la prima volta la denominazione più conosciuta, la Docg Frascati, non ha giacenze. E questo fa ben sperare. Ma occorre investire di più». Lo ha detto, a margine dell’incontro Foragri su «Vino, sostenibilità e mercati», Paolo Perinelli, presidente di Confagricoltura Frosinone e patron dell’azienda vitivinicola «Casale della Ioria». Secondo Perinelli nel Vigneto Lazio «le eccellenze ci sono, come dimostrano i giudizi delle principali guide, ma poi nelle carte dei vini dei ristoranti la lista delle etichette passa dalla Toscana alla Campania, saltando il Lazio. Occorre dunque investire di più e valorizzare il patrimonio enologico del Lazio nelle carte dei vini degli esercizi, dai wine bar al ristorante». I produttori del vino guardano inoltre con preoccupazione all’Imu agricola «sia per l’aggravio economico sui costi dell’impresa sia per l’impossibilità di programmare investimenti sui vigneti. Un vigneto dura almeno 30 anni, per un imprenditore agricolo è necessario avere un quadro a lungo termine delle imposizioni fiscali» sottolinea infine Perinelli che dichiara tuttavia di «apprezzare la dematerializzazione dei registri in cantina: parte del carico burocratico si sta eliminando» conclude.

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