Rugby, Sei nazioni: per Ghirarldini il "Galles è un'occasione per rialzarci" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Rugby, Sei nazioni: per Ghirarldini il “Galles è un’occasione per rialzarci”

– «Sono sicuro che daremo tutti il 100%. È una bella opportunità per far vedere che non siamo la squadra che ha disputato quei 50 minuti di livello non alto con la Francia. Quella di domani è l’occasione per rialzarci». Leonardo Ghiraldini, capitano di giornata vista l’assenza dell’infortunato Sergio Parisse, prova a caricare così l’Italrugby che gioca contro il Galles l’ultima partita del suo 6 Nazioni 2015. L’imperativo è non ripetere la pessima prestazione di domenica scorsa contro i francesi, quando gli azzurri hanno giocato una delle peggiori partite della loro storia nel torneo più antico del mondo. Ma il rischio di un altro tracollo c’è, visto che il Galles arriva a Roma nella condizione di poter ancora vincere il torneo, a patto che batta l’Italia con almeno 25 punti di scarto. I rossi, che hanno anche ottomila tifosi al seguito, non faranno quindi sconti, anche se poi dovranno comunque attendere i risultati di Scozia-Irlanda ed Inghilterra-Francia, con gli inglesi nella vantaggiosa posizione, giocando per ultimi (i match non si disputano in contemporanea), di potersi regolare in base ai risultati degli altri. In ogni caso, a Roma mancherà il trofeo: fonti britanniche riferiscono che domani circoleranno due coppe per il Regno Unito: una raggiungerà Londra, l’altra Edimburgo. Ma se a vincere il torneo fosse il Galles, dovrà attendere l’indomani, o forse perfino lunedì, per la consegna della Coppa del primato. Alla base di tutto ciò, problemi logistici perchè nessuno, a quanto pare, si aspettava uno sprint a tre all’ultima giornata. Intanto per l’Italia è già tanto aver evitato il cucchiaio di legno. «È stata una settimana corta ma positiva – rileva Ghiraldini -. C’è stato un grande confronto tra i giocatori. Domani ci sono tutti i presupposti per rialzarci, c’è la voglia e la convinzione che possiamo fare una grande partita». Rispetto a domenica scorsa, rientrano Rizzo (esordio stagionale), Castrogiovanni e Mauro Bergamasco il quale, essendo stato in campo nella prima partita in assoluto giocata dall’Italia nel 6 Nazioni, quella vinta il 5 febbraio del 2000 a Roma contro la Scozia, diventa il giocatore più longevo nella storia del torneo. Un’immensa soddisfazione per questa ‘iconà del rugby italiano che a fine stagione smetterà di giocare, per lo sconforto dei suoi tanti fan. «Gente come ‘Castrò e Mauro ha grande voglia – assicura Ghiraldini -. Sono contenti di tornare in gruppo e faranno di tutto per rimanerci. Cercheranno di giocare al massimo delle forze. Da parte di tutti c’è grande voglia di riscatto. In pochi la settimana scorsa si sono divertiti. Una delle cose più brutte è uscire dal campo sapendo che non hai espresso tutto te stesso. Faremo di tutto per ricambiare l’affetto dell’Olimpico». E rimanda a domani qualsiasi bilancio sul Torneo: «Dovremo aspettare la fine per dare un giudizio, ogni partita ha una storia a sè».

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