Bilancio, la giunta dà il via libero al maxiemendamento sulle partecipate da liquidare | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Bilancio, ok al maxiemendamento: Farmacap sarà una spa, slitta l’uscita dall’Eur, cessione di Centrale del latte

La giunta capitolina ha dato l’ok questa mattina al maxiemendamento sulla delibera propedeutica al bilancio 2015 che riguarda il piano liquidazione delle partecipate del Campidoglio. Il provvedimento dovrà ora passare al vaglio della commissione capitolina Bilancio. Farmacap, la municipalizzata che gestisce le farmacie comunali nella Capitale, prima di essere liquidata sarà trasformata in una società per azioni a maggioranza pubblica. E nel contempo sarà avviato un piano di valorizzazione «degli asset patrimoniali e industriali» dell’azienda. È quanto prevede il maxiemendamento sulle partecipate del Campidoglio approvato oggi in giunta capitolina. La procedura di liquidazione dell’azienda speciale avverrà, si legge nel documento, «attraverso la nomina da parte del sindaco di Roma di un commissario liquidatore che predisponga entro il 31 maggio 2015 un piano volto a garantire la continuità aziendale». La continuità aziendale si dovrà raggiungere anche attraverso «la compartecipazione dei dipendenti alla gestione aziendale». Nel maxiemendamento si prevede anche di «attivare le opportune procedure per il ripristino dell’equilibrio economico-finanziario dell’azienda Farmacap attraverso l’adozione di tutte le misure che assicurino nel contempo la massimizzazione del valore dell’Azienda e la salvaguardia dei rapporti di lavoro senza alcun onore anche prospettico a carico del bilancio di Roma Capitale». – Sfuma il progetto di internalizzare Biblioteche di Roma nel dipartimento Cultura del Campidoglio. Si procederà esclusivamente ad una razionalizzazione ed efficientamento del sistema biblioteche comunali. È quanto prevede il maxiemendamento alla delibera sulle partecipate approvato questa mattina in giunta capitolina. L’esecutivo guidato dal sindaco Ignazio Marino aveva in un primo momento previsto di cambiare modalità di gestione di Biblioteche di Roma, passando dall’Istituzione ad un’internalizzazione nel dipartimento Cultura. Ma la maggioranza in Campidoglio aveva frenato sul progetto. In particolare Pd e Sel si erano mostrati scettici sulla proposta. Il maxiemendamento prevede che il Dipartimento razionalizzazione della spesa – Centrale unica degli acquisti predisponga un «piano di razionalizzazione ed efficientamento del sistema Biblioteche con particolare riferimento all’a llineamento del trattamento economico accessorio dei dipendenti rispetto a quello previsto per il restante personale capitolino, tenendo conto delle peculiarità delle funzioni».

– Il Campidoglio cederà la sua quota in Eur spa. Ma non ora. Sarà una liquidazione ‘condizionatà alla realizzazione di alcuni risultati, come il completamento degli investimenti e delle opere previste. È quanto prevede il maxiemendamento alla delibera sulla liquidazione delle partecipate del Campidoglio approvato questa mattina in giunta capitolina. «Per quanto riguarda Eur spa – si legge nel provvedimento -, tenuto conto delle procedure concorsuali avviate dal socio di maggioranza, si ritiene necessario avviare contatti con il predetto socio allo scopo di ristrutturare il debito della società, garantire il completamento degli investimenti ed assicurare in capo all’amministrazione capitolina una funzione strategica di governo e controllo di una parte del territorio di Roma Capitale di rilevante carattere storico culturale. »Solo in funzione del raggiungimento di questi obiettivi – continua – può esprimersi la volontà di dismettere la partecipazione di Roma Capitale dando indirizzo alla giunta di porre in essere ogni prosieguo amministrativo finalizzato a conseguire detto risultato«. Resta quindi per ora confermata la volontà del Campidoglio di uscire dall’Eur spa ma si attende comunque, spiegano da Palazzo Senatorio, l’esito del percorso di ‘ristrutturazionè della società avviato insieme al Mef e al Mibact per vedere come e se cambierà la mission di Eur Spa, in particolare per quel che riguarda gli aspetti del patrimonio.

Il Campidoglio liquida la quota nella Centrale del Latte. Lo prevede il maxiemendamento, approvato in giunta, alla delibera propedeutica al bilancio 2015 sul piano dismissione delle partecipate del Campidoglio. Nel provvedimento si prevede «la cessione della partecipazione» nella Centrale «indipendentemente dagli esiti giudiziari, considerata la necessità di limitare le partecipazioni di Roma Capitale a quelle indispensabili al raggiungimento delle finalità dell’ente, si ritiene non strategica» la quota nella Centrale.

«Bene la scelta della giunta sulla dismissione della partecipazione nella Centrale del Latte di Roma. Scelta che avevo auspicato anche presentando un emendamento che sono lieto sia stato raccolto dalla Giunta». Così il consigliere comunale del Pd Francesco D’Ausilio commentando il maxiemendamento alla delibera propedeutica al bilancio 2015 sulle partecipate che prevede la cessione della quota del Campidoglio nella Centrale del Latte. «Ora si proceda con tempi e procedure certe al recupero del pacchetto azionario in esecuzione delle sentenze emesse e si proceda alla dismissione tramite una procedura ad evidenza pubblica che possa massimizzare i ricavi per l’amministrazione e assicurare un futuro industriale a questa importantissima azienda per Roma e il Lazio», ha aggiunto.

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