Knockout game al centro commerciale: 16enne operato d'uregenza | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Knockout game al centro commerciale: 16enne operato d’urgenza

Colpito all’improvviso con pugni al volto da quattro sconosciuti. Aggressione in stile «knockout game» nel centro commerciale Euroma2, nel quadrante Sud della Capitale. La vittima è un ragazzo di Pomezia di appena sedici anni che era in compagnia di due amici, martedì scorso, nei pressi dell’ingresso del supermercato che si trova al primo piano. Il giovane è stato avvicinato con una scusa dal gruppetto di ragazzi. «Hai una sigaretta?» gli avrebbero detto. Uno di questi, che era alle sue spalle, gli ha inferto a sorpresa un primo pugno in faccia senza motivo. Il ragazzo istintivamente si è voltato e ne sono arrivati altri tre, l’ultimo quando era già a terra. Gli aggressori si sono poi dileguati rapidamente tra i corridoi del centro commerciale facendo perdere le loro tracce. Il sedicenne è stato soccorso in ambulanza e trasportato all’ ospedale San Camillo dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Per le botte ha riportato fratture alle ossa nasali e alla mandibola. La prognosi per lui è di 25 giorni. Qualche ora dopo il pestaggio il padre della vittima si è presentato ai carabinieri della stazione Torrino per denunciare l’episodio. Sono così scattate le indagini svolte in collaborazione con i carabinieri del nucleo operativo della compagnia Eur. I militari hanno vagliato le immagini delle telecamere di videosorveglianza del centro commerciale e ascoltato testimoni. I militari sono risaliti a tre sospettati anche tramite l’aiuto della vittima che ha effettuato ricerche sui social network, in particolare Facebook. Si tratterebbe di coetanei del ragazzo, le cui posizioni sono al vaglio degli inquirenti. Non ci sarebbe ancora l’identificazione completa e si attende per le prossime ore l’eventuale riconoscimento fotografico da parte del ragazzo. «Non li conosco, non so perchè mi abbiano picchiato – avrebbe detto il sedicenne – è stata una cosa rapidissima. Mi hanno avvicinato alle spalle ed è partito il primo pugno, poi sono arrivati gli altri». Per chi indaga, non ci sarebbe un movente dietro l’aggressione e i quattro pugni sono stati sferrati da altrettanti giovani.

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