Pari opportunità, Marino: "Pubblicità solo a chi rispetta le donne" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Pari opportunità, Marino: “Pubblicità solo a chi rispetta le donne”

A Roma non saranno concessi spazi pubblicitari a chi «utilizza il corpo della donna o lancia messaggi sessisti». Lo ha detto il sindaco Ignazio Marino che ha ricordato come in base ad una delibera firmata dalla giunta capitolina nel luglio 2014, e che entra in vigore in questi giorni, il nuovo piano regolatore degli impianti pubblicitari prevede che «gli spazi del Comune potranno essere venduti solo a chi rispetterà le regole inserite nella delibera e quindi il corpo della donna non potrà essere associato a immagini che lo equiparano a un oggetto e in maniera sessista». Il sindaco ha riguardato il nuoco codice sulle affissioni pubblicitarie nell’ambito del «Premio Immagini Amiche», promosso dall’Unione Donne in Italia (Udi) e dall’Ufficio d’Informazione in Italia del Parlamento europeo con sede a Roma, volta a valorizzare una comunicazione che «al di là degli stereotipi, veicoli messaggi creativi positivi». Sono Catania e Penne (Pescara) le due città ‘virtuosè che a pari merito si sono aggiudicate la quinta edizione del ‘Premio immagini Amichè, promosso dall’Unione Donne in Italia (Udi) e dall’Ufficio d’Informazione in Italia del Parlamento europeo con sede a Roma, volta a valorizzare una comunicazione che «al di là degli stereotipi, veicoli messaggi creativi positivi». Alla cerimonia di consegna dei premi, svoltasi a Roma, hanno preso parte il presidente della Camera Laura Boldrini, il sindaco di Roma Ignazio Marino e l’assessore capitolino alle pari opportunità Alessandra Cattoi. A vincere il premio anche Assobirra per le affissioni, Lego Duplo per gli spot tv, Presa Diretta per i programmi televisivi, Always per il web. Il premio, ispirato alla risoluzione del Parlamento Europeo, votata il 3 settembre 2008, sull’impatto del marketing e della pubblicità sulla parità fra donne e uomini, ha l’obiettivo di contrastare la tendenza di televisione e pubblicità ad abusare dell’immagine delle donne fino a lederne la dignità, e di valorizzare una comunicazione che, al di là degli stereotipi, veicoli messaggi creativi. Una menzione speciale è stata assegnata al Liceo scientifico Principe Umberto di Savoia di Catania per il lavoro «Diversamente uguali», e al Mise per lo spot contro gli stereotipi realizzato per l’Expo di Milano.

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