Vaticano, il grillino Frongia contro i fondi non dovuti: "15 milioni di euro di regali" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Vaticano, il grillino Frongia contro i fondi non dovuti: “15 milioni di euro di regali”

«Quindici milioni di euro di costi non dovuti da Roma Capitale nei confronti del Vaticano e di istituti, fondazioni, scuole e attività ricettive e commerciali a esso riconducibili nel periodo 2012-2014». È il dato principale – tra i «’regalì fatti al Vaticano», come sono stati definiti – fornito dall’odierna seduta della commissione capitolina Riforma e razionalizzazione della spesa, nell’ambito dell’operazione trasparenza «Date a Cesare». Una «goccia nel mare», spiega il presidente di commissione, Daniele Frongia (M5s), «nella nostra stima, per difetto e dunque probabilmente maggiore, degli oltre 440 milioni di euro di costi all’anno sostenuti dal Campidoglio verso la Santa Sede e il mondo a essa legato». Riscontri resi possibili, ha spiegato Frongia, «dai documenti forniti, su nostra richiesta di accesso agli atti, dal Segretario generale che ha coordinato gli uffici, di municipi, dipartimenti e il gabinetto del sindaco: migliaia di pagine di determine e delibere. E bisogna tenere conto che ci hanno risposto solo 4 municipi su 15: II, III, VIII e XIV». E che «restano fuori, tra l’altro, la Ragioneria capitolina e la quasi totalità delle partecipate, tra cui Acea, che non ci hanno ancora fornito dati». Dalle carte di quella che per il consigliere pentastellato è «praticamente la prima operazione del genere dai Patti Lateranensi a oggi», emergono ad esempio, come informa il report della commissione, i «320.000 euro erogati dall’Ufficio di gabinetto del sindaco», come «contributi a favore delle parrocchie di Roma», di cui «120.000 per l’acquisto di attrezzature per attività ludiche, educative, informatiche, tecniche e 200.000 per borse di studio alla Fondazione Comunità Domenico Tardini». O il «contributo di 1 milione di euro», spiega il consigliere Virginia Raggi (M5s), «che con una delibera del 2009, il Consiglio comunale ha deciso di attribuire alle parrocchie romane per l’acquisto di attrezzature ludiche, informatiche, tecniche e tecnologiche». Il tutto, nota, «mentre nelle scuole romane, viste le difficili condizioni economiche, i genitori sono spesso costretti a un contributo cosidetto ‘volontariò, per acquistare attrezzature didattiche e ludiche». O ancora, spiega la commissione, i «30.000 euro impegnati dal Dipartimento Turismo nel corso del 2012», «richiesti dall’Opera Romana Pellegrinaggi, attività del Vicariato di Roma, organo della Santa Sede, a sostegno economico della realizzazione e gestione tecnico-organizzativa delle attività di promozione», in particolare «il JOSP (Journeys of the Spirit Magazine)». E inoltre, «l’esenzione totale dal pagamento del COSAP per le occupazioni di suolo pubblico richieste sul territorio del Municipio VIII», con «un importo di 136.096 euro non corrisposto nel triennio 2012-2014». Procedimenti, sottolinea Frongia, «del tutto legali», precisando che «qui si parla di opportunità o meno di adottarli, e perciò è fondamentale secondo noi informare i cittadini su come vengono spesi i soldi della collettività, guardando al Giubileo e all’impegno di spesa che dovrà comportare». Sul punto ha sottolineato il consigliere capitolino di Sel, Imma Battaglia: «Vista la carenza di risorse, bisogna vigilare e pretendere trasparenza sul budget per il Giubileo, non perché sono contro un evento del genere, ma perché i costi non devono gravare sui cittadini romani. I 110 milioni di gettito straordinario non sono sufficienti a coprire i costi che prevede una manifestazione come questa. Quello che dovrebbe chiedere il Comune di Roma non sono elemosine, ma fondi adeguati all’evento».

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