Mafia, Zingaretti difende il capo di gabinetto e attacca: "Dalla Regione zero soldi". M5s: "Dimissioni" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia, Zingaretti difende il capo di gabinetto e attacca: “Dalla Regione zero soldi”. M5s: “Dimissioni”

«Il dottor Venafro non fa e non ha mai fatto parte di nessuna commissione di assegnazione di gara, e quindi neanche di quella del Cup, e nel ruolo da lui ricoperto fino a ieri non aveva poteri e competenze sulla nomina di membri di commissioni di gara». Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, intervenendo al Consiglio regionale, in merito alle dimissioni presentate dal suo capo di gabinetto Maurizio Venafro, indagato nell’inchiesta Mafia capitale per tentativo di turbativa d’asta.  «Ha ribadito anche a me di aver fornito tutti i chiarimenti richiesti, sottolineando la sua totale estraneità ai fatti». Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, intervenendo in Consiglio regionale sul caso delle dimissioni del suo capo di gabinetto Maurizio Venafro perchè indagato. Rispetto a quanto già emerso ieri «posso aggiungere oggi leggendolo dai giornali e dalle agenzie di stampa che l’oggetto di approfondimento da parte della Procura di Roma è la gara del Cup, annullata dalla Regione».- «E sempre da agenzie e giornali apprendiamo che l’oggetto dell’indagine riguarderebbe un tentativo di turbativa d’asta da parte del dottor Venafro», ha aggiunto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti parlando in consiglio regionale.

«Da maggio 2013, cioè dal nostro insediamento, delle 18 gare per un importo di circa 3 miliardi, nessuna è stata aggiudicata a società attualmente sottoposte a indagine. Oggi a qualche mese dall’apertura delle indagini posso confermare a quest’Aula che nessuna risorsa proveniente da gare della Regione Lazio è stata intercettata da quella che è stata considerata una associazione di stampo mafioso». Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, intervenendo in Aula sulle dimissioni del suo capo di gabinetto.Zingaretti, parlando in consiglio regionale, ha spiegato di volere sottolineare «alcuni elementi imprecisi o inesatti apparsi in articoli di stampa». «Inoltre – ha detto ancora Zingaretti – si tratta della gara del Cup e non del Recup, per la quale non esiste alcun bando. Lo dico a salvaguardia di una persona che stimo, che ha grandi capacità di onestà e di trasparenza, e che ringrazio».

«Lei ha chiesto serenità e io le dico che chiedo le sue dimissioni, non solo per questo episodio ma per un’intera pagina scritta da questa amministrazione che segna un fallimento: il re è nudo e lei è l’unico a non accorgersene. Quanto accaduto non è un fulmine a ciel sereno». Lo ha detto il capogruppo M5s alla Regione Lazio Gianluca Perilli, intervenendo al Consiglio regionale del Lazio dopo le comunicazioni del governatore Nicola Zingaretti sulle dimissioni del capo di gabinetto Maurizio Venafro.

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