Lazio, 'Garanzia giovani': choc positivo e 35mila iscritti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Lazio, ‘Garanzia giovani’: choc positivo e 35mila iscritti

– Oltre 35 mila iscritti, 31 mila convocati nei centri per l’impiego, quasi 17 mila e 500 Patti di servizio firmati, con quasi seimila tra contratti di collocazione e tirocini attivati dall’avvio del progetto lo scorso 1 maggio. Sono i numeri del Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile ‘Garanzia giovanì nella Regione Lazio, che ha investito per il biennio 2014-2015 137 milioni di euro. I dati sono stati presentati oggi in Regione dal governatore Nicola Zingaretti alla presenza del ministro del Lavoro Giuliano Poletti e del commissario europeo per l’Occupazione Marianne Thyssen. Ma accanto ai numeri presentati dalla Regione c’è anche la delusione di chi, iscritto al programma, ancora attende di aver pagata l’indennità. È il caso di alcuni ragazzi parte di un gruppo di disoccupati, precari e neet che ha manifestato ai piedi del palazzo della Giunta, fischiando e contestando il ministro (‘buffone, buffonè) e bocciando senza appello Garanzia Giovani. ‘Youth Guaranteè prevede che l’Italia, in sinergia con la raccomandazione europea del 2013, garantisca ai giovani tra i 15 e i 29 anni un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio. Un meccanismo che nel Lazio, parola del governatore Zingaretti, è stato «uno choc positivo» perchè «ha avuto il merito assoluto di costringerci a rivedere le politiche del lavoro regionali. Prima – ha detto ancora – le politiche del lavoro erano quasi esclusivamente finalizzate a chi il lavoro lo perdeva e non a chi il lavoro non lo trovava mai». Nel 2013, ha ricordato, la Regione Lazio investiva 140 milioni di euro per le politiche passive del lavoro, e 20 per le attive. Nel 2014 invece 75 milioni per le passive e 80 per le attive. «Il rapporto si è invertito – ha concluso – In due anni abbiamo operato una rivoluzione affinchè l’individuo e il cittadino sentano lo Stato e l’Europa più vicine». Non è però il caso del gruppo di alcune decine di ragazzi che con cartelli e striscioni ‘Non lavoriamo gratis’ e ‘No al business sulla disoccupazione giovanilè hanno protestato ai cancelli della Regione: «Il tirocinio è sfruttamento – ha affermato un portavoce al megafono – Garanzia giovani non funziona, è uno spreco di soldi». «Dal primo novembre – ha raccontato Antonietta, che sta partecipando a Youth Guarantee – non ho ancora ricevuto l’indennità. Lavoro 35 ore a settimana, e finora per me è stata solo una spesa e una attesa senza prospettive». A risponderle, a distanza, è l’assessore al Lavoro della Regione Lucia Valente a cui il problema non è ignoto: «Abbiamo ricevuto questi ragazzi solo ieri mattina – ha spiegato – Sappiamo del ritardo nei pagamenti, abbiamo voluto fare una convenzione con l’Inps perchè i ragazzi avessero l’indennità. Entro la fine del mese saranno smaltiti tutti gli arretrati, dovuti a una serie di problemi organizzativi. Ma noi abbiamo fatto tutti i passaggi per Garanzia Giovani».

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