Mafia capitale, il clan di Ostia minaccia il Pd: "Il sorriso non ce lo togliete" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, il clan di Ostia minaccia il Pd: “Il sorriso non ce lo togliete”

«A noi er sorriso nun ce lo leva nessuno». Comincia così il post su Facebook di Roberto Spada, dell’omonimo clan di Ostia, e continua con insulti e minacce rivolti sia al senatore e commissario del Pd di Ostia Stefano Esposito sia alla giornalista di Repubblica Federica Angeli, che vive sotto scorta per aver denunciato gli affari illeciti dei clan del litorale romano. Secondo l’assessore capitolino alla Legalità e delegato al litorale Alfonso Sabella, «non siamo nella situazione della Palermo degli anni ’70-80, ma è chiaro che, se non mettiamo mano a determinate situazioni, rischiamo di ritrovarci in quella situazione fra qualche anno». Il post di Spada è in risposta a un pezzo uscito su Repubblica in cui Esposito parla delle dimissioni del minisindaco Andrea Tassone (dimessosi dopo aver denunciato la «forte presenza» della criminalità organizzata nel suo Municipio) e dell’esultanza degli Spada sempre sui social: «Festeggino poco gli Spada – si legge – noi stiamo lavorando per togliergli il sorriso dalla faccia» E poi su facebook Esposito aggiunge: «Questa mattina vi voglio presentare la famiglia Spada. Il clan Spada dal 1998 finisce in inchieste per usura estorsione e traffico di stupefacenti … Roberto, autore del post, attuale reggente del clan è indagato per minacce. Se crede di spaventarmi con i suoi metodi da guappo si sbaglia. Il suo sorriso sparirà sotto i colpi della legge, come avvenuto per il resto della sua famiglia. Noi del Pd daremo una mano alla giustizia». Tanti gli attestati di solidarietà: dal sindaco Ignazio Marino al responsabile sicurezza del Pd Emanuele Fiano. «Ha ragione Esposito a fare nomi e cognomi – dice Marino -. Colpisce che questi signori abbiano la faccia tosta di rispondere con insulti e minacce. Intendiamo riportare piena legalità e trasparenza in tutti gli atti amministrativi, per spezzare il clima di oppressione e di illegalità che la criminalità organizzata cerca di imporre». Per il futuro del X municipio di Roma sfuma definitivamente l’ipotesi di poteri commissariali, prende quota invece quella che Marino indichi un delegato al municipio, interno o esterno all’amministrazione. In ogni caso il primo cittadino, da statuto, dopo le dimissioni del presidente del municipio ne assumerà le funzioni dall’8 aprile. E la delicatissima situazione del litorale scuote anche la politica nazionale. La presidente della commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi sottolinea che «negli ultimi anni magistratura e forze dell’ordine hanno fatto un grande lavoro, neutralizzando i vertici delle storiche famiglie criminali, Fasciani e Spada. Ma la situazione resta ancora molto preoccupante», la commissione «non mancherà di approfondire la realtà di Ostia e vigileremo perchè vengano assicurati i mezzi necessari a garantire il rispetto della legge, il contrasto di ogni forma di intimidazione». Il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, da parte sua, presenta un interrogazione al ministro Angelino Alfano in cui si chiede «quali iniziative si vogliano intraprendere per porre rimedio alla situazione di grave allarme sociale e mancanza di sicurezza che si è determinata sul litorale romano».

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