Bruna Giri arriva a Fiumicino dopo l'estradizione dalla Repubblica Dominicana | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Bruna Giri arriva a Fiumicino dopo l’estradizione dalla Repubblica Dominicana

A due giorni dal suo arresto sulle spiagge di Santo Domingo, Bruna Giri è stata estradata in Italia, dove dovrà rispondere dell’accusa di truffa. Sarebbe lei, secondo quanto sostenuto dalla Procura di Roma, la capofila dell’organizzazione criminale che per anni ha raggirato ignari risparmiatori, quasi tutti facoltosi professionisti, sottraendo loro una cifra che si aggira attorno ai 35 milioni di euro. La donna, ex promotrice finanziaria, era latitante dal 2011, da quando cioè venne emessa l’ordinanza di custodia cautelare in quell’inchiesta, denominata «Missing Money», che portò all’arresto di altre sette persone, tra cui anche l’attrice Dong Mei. Sommersa dalle minacce, e soprattutto per evitare di finire dietro le sbarre, la donna preferì lasciare l’Italia e trasferirsi nella Repubblica Dominicana. Due giorni fa, però, l’Interpol l’ha arrestata e rispedita in Italia dove, il 14 aprile, dovrà presentarsi davanti al gup per l’ennesima udienza del processo. La Giri, con la complicità di una sua ex collega, Maria Caterina Di Leo, era riuscita negli anni ad metter su una vera e propria macchina da soldi, un’organizzazione criminale con false promesse di investimenti fruttuosi. Grazie alle conoscenze maturate negli anni a contatto con banche ed istituti di credito, le due erano riuscite a guadagnarsi la fiducia di numerosi clienti – si parla di quasi 500 persone -, con la promessa di interessi stellari, a volte anche del 10% annuo. Per questo professionisti, medici e vip dell’alta borghesia romana decisero di affidarle i loro risparmi, finendo poi impigliati nella rete della truffa. La Madoff in gonnella, come venne soprannominata, era il vertice di un’organizzazione della quale facevano parte anche il commercialista Federico Di Lauro e l’attrice Dong Mei, conosciuta al grande pubblico per le sue apparizioni al Maurizio Costanzo Show e per essere la sosia di Kaori, il personaggio di un celebre spot televisivo. I due furono arrestati dalla Guardia di Finanza mentre erano ormeggiati con uno yacht da 400 mila euro al largo di Ponza. Una situazione decisamente in contrasto con quello che la coppia dichiarava al Fisco, cioè di essere nullatenenti. Le Fiamme Gialle posero sotto sequestro numerosi beni di lusso che appartenevano all’organizzazione, da Porsche nuove di zecca a ville sul litorale romano. Ora il «boss» è in Italia e dovrà spiegare ai magistrati dove sono finiti i soldi sottratti a centinaia di investitori rimasti al verde.

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