Mafia capitale, il commissario dem Esposito: "A Ostia si vota nel 2016" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, il commissario dem Esposito: “A Ostia si vota nel 2016”

«Elezioni a maggio 2016. Noi ci saremo, ripartiremo dalla nostra classe dirigente, che c’è e va mantenuta». In un’affollatissima assemblea nella sede del Pd di Ostia Antica, a pochi chilometri da quel litorale divorato dalle infiltrazioni mafiose e da settimane senza il suo presidente, il dimissionario Andrea Tassone che ha lasciato in seguito allo scandalo di Mafia Capitale, Stefano Esposito, il senatore delegato dal partito alla supervisione di Ostia, traccia le linee del Pd per affrontare gli scandali che hanno travolto la città ed il partito. E lo fa davanti agli iscritti, davanti a chi – pur di ascoltare le sue parole – si è assiepato davanti alle finestre del piccolo circolo di Ostia Antica. «Ripartiremo da un processo democratico – sottolinea Esposito – che coinvolgerà tutti voi. Se dovessimo arrivare ad elezioni ognuno farà la sua parte, faremo un discorso aperto». Il senatore non può evitare di affrontare il discorso delle tessere fantasma, problematica sollevata dal commissario del Pd di Roma, Matteo Orfini, al quale è stata riservata la conclusione dell’assemblea. «A noi quegli iscritti non servono – ribadisce Esposito -. Abbiamo bisogno di persone in carne ed ossa». Le stesse che proprio Orfini, in collaborazione con attivisti, militanti e volontari, sta cercando di «scovare» tra le migliaia di tessere che spesso rispondono a falsi iscritti o comunque a persone non attive nel circolo di cui fanno parte. Contro la criminalità «il Pd sarà in prima linea», sottolinea più volte Esposito. «Il partito vive e si riprende dignità stando di nuovo dove ci sono i problemi, come sul lungomare – continua -. C’è qualcuno che pensa di perdere qualche voto? Allora lo dica, ne trarremo le conseguenze». E con le associazioni, che spesso fanno barricate contro l’azione politica sul litorale, «siamo pronti a trattare». «Ma – avverte il senatore – non ci facciamo dettare la linea da associazioni, come la Federbalneari. Le spiagge devono tornare libere. Non esiste possibilità che si faccia un’altra estate così. Prima del primo maggio faremo quello che abbiamo detto». Ai tanti iscritti che si sono alternati al microfono – tra cui anche l’ex capogruppo Pd in Campidoglio Francesco D’Ausilio – lamentando la mancanza della «buona politica» e della «dilagante corruzione», Esposito ha tagliato corto: «Il Pd tornerà in piazza contro di loro. Dobbiamo esserci». Prima di chiudere, il senatore lancia una frecciatina al Movimento 5 Stelle, con cui nei giorni scorsi c’è stato un duro battibecco sui social network, con accuse e critiche reciproche su presunte vicinanze alla criminalità organizzata. «A Barillari (consigliere regionale pentastellato, ndr) voglio dire solo una cosa – conclude -: leggendo i suoi commenti mi sono convinto che sia come Scajola, colluso a sua insaputa».

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