Tribunale prevenzione, manca il personale: rischio paralisi | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Tribunale prevenzione, manca il personale: rischio paralisi

Rischio paralisi per il tribunale per le misure di prevenzione di Roma a causa della mancanza di personale. In una circolare del 30 marzo scorso, il presidente Guglielmo Muntoni a capo della struttura che si occupa dei sequestri dei patrimoni in chiesta che riguardano colletti bianchi e la criminalità organizzata, ha inviato una circolare con cui dispone la sospensione «della trattazione delle proposte di applicazione di misure di prevenzione patrimoniali per le quali non sia stato disposto il sequestro». Di fatto l’attività della Terza sezione penale rischia di bloccarsi. Uno stop che durerà, in base a quanto scrive Muntoni, «sino a che non sarà raggiunta l’effettiva completezza di organico e personale amministrativo e fino a che la cancelleria non verrà posta in condizioni logistiche e materiali che ne assicurino la necessaria efficienza e riservatezza». Nel caso in cui «sussistano i presupposti di concreto pericolo» verranno emessi provvedimenti urgenti per scongiurare che i beni di cui si prevede debba essere disposta confisca vengano dispersi, sottratti o alienati«. Nel suo provvedimento, il presidente Muntoni, descrive il carico di lavoro dell’ufficio, affermando che »nel solo 2014 i tre giudici del collegio hanno sequestrato beni che, nel loro complesso, sono stati stimati in oltre un miliardo di euro, con centinaia di aziende ed oltre 800 immobili da gestire«. Attualmente vengono gestite »dai tre giudici circa 250 aziende attive sul mercato«. Si tratta, conclude Muntoni, di »uno sforzo eccezionale, non più proseguibile nelle attuali condizioni di organico e logistiche«.

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