Mafia capitale, a Marino i poteri su Ostia ma Livia Turco resta in pole | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, a Marino i poteri su Ostia ma Livia Turco resta in pole

Slitta la scelta di chi dovrà avere la delega al governo del municipio di Ostia. L’8 aprile il sindaco Ignazio Marino prenderà, per statuto, le funzioni del presidente del municipio Andrea Tassone che si è dimesso, e a quanto si apprende sarebbe intenzionato a tenerle per sè per una decina di giorni, con l’obiettivo di sondare personalmente la situazione del litorale romano, su cui di recente proprio dal Pd è arrivato un chiaro allarme mafia. E avviare anche qualche intervento. L’intenzione di procedere entro l’inizio della stagione estiva all’apertura di altri varchi di accesso al mare, è stata già espressa di recente dall’assessore alla Legalità di Roma e commissario al litorale Alfonso Sabella. Per affidare la delega al municipio X, quello di Ostia, il Campidoglio sta sondando diverse figure di alto profilo, istituzionale, politico e anche nella società civile: ex prefetti, ex questori, ex magistrati o generali. Tra i nomi che circolano in ambienti Pd ci sono quelli dell’ex ministro Livia Turco, in primis, e poi di Marco Causi. Seppur meno probabile, non è esclusa completamente l’ipotesi che il delegato al municipio possa essere un assessore della giunta Marino. Sabella, già delegato al litorale, ha detto chiaramente che preferirebbe «decisamente di no perchè» ha «troppi impegni. Significherebbe – ha spiegato – dovermi dedicare esclusivamente ad Ostia». Rumors di stampa hanno indicato negli ultimi giorni anche il responsabile della Mobilità Guido Improta e il commissario del Pd per il X municipio Stefano Esposito, che, però, si è chiamato fuori in quanto parlamentare. «A mio parere» per la delega al municipio di Ostia serve una persona «che dovrà dedicare» al territorio «tutto il tempo che serve, quindi io credo che sia meglio una figura esterna» alla giunta comunale, ha detto di recente proprio il senatore Esposito. Il quale ha criticato anche l’idea della gratuità dell’incarico di delegato: «La giunta municipale costava. L’idea della gratuità mi fa temere che non si sia capito qual’è l’impegno necessario ad Ostia in termini di tempo e di applicazione».

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