Peciola: "Lavorare per creare una città dell'accoglienza" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Peciola: “Lavorare per creare una città dell’accoglienza”

«Il mondo dell’università, quello sanitario, dell’impegno sociale e del volontariato devono unirsi per affrontare insieme gli impegni che l’accoglienza porta con sé, ossia il fatto che Roma diventi sempre più una città dell’accoglienza, della mediazione sociale e dell’inclusione». Così il capogruppo di Sel in Assemblea capitolina, Gianluca Peciola, in occasione del convegno «Salute e sicurezza nel Mediterraneo – prospettive e impegni dell’IME e dell’IMS», al Policlinico di Tor Vergata. «Per fare questo – ha aggiunto – c’è la necessità di un’alleanza tra questi ambienti per intervenire sul territorio, per prenderla dal basso l’accoglienza perché è evidente che quanto sta succedendo nel Maghreb, nel Medioriente, porterà a un aumento delle migrazioni verso il nostro Paese. Quindi noi dobbiamo non solo sviluppare una cultura dell’accoglienza, ma anche presidi fatti di persone motivate, con un impianto culturale e motivazionale alto, che non è semplicemente quello tecnico, sanitario o sociale, ma è un’idea di società, che idea di società abbiamo, e non possiamo che pensarci come una città dell’accoglienza, perché questo è l’orizzonte, alla luce anche di quanto sta succedendo, e Roma non è ancora pronta per tutto questo». «Però», prosegue Peciola, «università, presidi sociali e sanitari sul territorio, la politica e il Comune devono assumersi questa sfida. I poli civici di mutualismo sociale – conclude – sono un’idea di fare accoglienza nella comunità. Senza sviluppare comunità inclusive di territorio, senza sviluppare identità locali penso che questa sfida sia molto più complicata».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login