Regione Lazio, Destra e Cinquestelle in pressing su Zingaretti: "Pronta la mozione di sfiducia" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Regione, Destra e Cinquestelle in pressing su Zingaretti: “Pronta la mozione di sfiducia”

M5s presenta una mozione che per Storace è "un atto politico da non sottovalutare ma si riserva "il diritto di valutare il documento, che va integrato

La strategia sembra essere quella del pressing: le opposizioni al Consiglio regionale del Lazio – sulla scia dell’inchiesta Mafia Capitale – proseguono il loro tentativo di accerchiamento al governatore Nicola Zingaretti. E dopo il ‘pronosticò di dimissioni della giunta del vicepresidente della Pisana Francesco Storace (secondo le indiscrezioni da lui raccolte, domani 8 aprile), oggi è la volta del M5s, che per bocca del capogruppo Gianluca Perilli fa sapere di avere »una mozione di sfiducia pronta e in attesa delle firme necessarie per essere discussa e votata«. La maggioranza, però, non sembra dare particolare peso alle mosse dell’opposizione. Strategie per tentare di innervosirci, è la lettura che il centrosinistra dà da giorni. A conferma, l’agenda del presidente continua a essere fitta di appuntamenti per i prossimi giorni: il 9, insieme al ministro Galletti, la presentazione del nuovo Piano energetico del Lazio, mentre il giorno successivo aprirà la Casa della Salute di Ostia. Storace non ci sta: »All’indomani del mio ‘annunciò delle sue dimissioni – afferma il leader della Destra – Zingaretti ha mostrato fastidio e noncuranza, come se non avessero fondamento le voci giudiziarie che vengono diffuse dai suoi e non da noi«. Per Storace »non importa il giorno esatto, ma non mancheranno i colpi di scena. Se le ‘Idi di Aprilè passeranno indenni, giovedì in commissione Bilancio, Zingaretti farebbe bene a presentarsi« perchè essa è il luogo »che si è deciso di trasformare nella sede di studio degli atti sulle gare«, in particolare quelle »più controverse«: l’»appaltone da 60 milioni per le prestazioni sanitarie« e il »garone miliardario multiservizi«. Più radicale la posizione dei pentastellati, che ribadiscono la loro »concreta volontà di tornare alle urne: l’opposizione – aggiunge il capogruppo Perilli – si trova a un bivio: continuare con uno sterile chiacchiericcio alimentato da voci, o prendere una posizione netta«. La mozione per Storace è »un atto politico che sarebbe sbagliato sottovalutare« ma si riserva »il diritto di valutare il momento della presentazione formale del documento, che va integrato. Ne ho parlato anche col capogruppo di FI Aurigemma, e prima di assumere ogni iniziativa sarà bene riunirci anche con Sabatini, Righini, Tarzia e Sbardella (gli altri capigruppo di minoranza, ndr), alla luce delle determinazioni della conferenza dei capigruppo di domani«. La linea sembra essere: se la maggioranza farà »prevalere i tempi lunghi« sull’analisi dei bandi di gara da parte della commissione Bilancio, allora »dovremo procedere con la mozione di sfiducia«. Zingaretti però guarda e passa, e continua a proiettare in avanti i suoi impegni: domenica prossima alle 12, annuncia, sarà in piazza San Pietro per ascoltare le parole di papa Francesco »per un momento di raccoglimento e di testimonianza« dopo l’eccidio dei cristiani in Kenya.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login