Ambiente, Zingaretti: "Piano energia è nuovo gol per il Lazio" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ambiente, Zingaretti: “Piano energia è nuovo gol per il Lazio”. La Regione pensa green

-Le parole d’ordine sono ‘risparmiò ed ‘efficienzà, l’orizzonte è il 2020, l’obiettivo è orientare il Lazio verso il mondo delle fonti rinnovabili, la tutela ambientale, la riduzione della Co2, e in generale verso un modello economico più ‘green’. È il nuovo Piano energetico regionale – l’ultimo risale al 2001 – che dovrebbe essere approvato entro l’anno in corso e il cui iter ha preso le mosse stamattina nel corso di un convegno con il governatore Nicola Zingaretti e il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. La base di partenza è un Documento strategico dal quale parte ora un lavoro di concertazione che coinvolgerà oltre 500 soggetti tra enti locali, gestori di servizi, università, centri di ricerca, associazioni di categoria, ordini e collegi professionali, ong e sindacati. «Da oggi parte l’alleanza del Lazio per il risparmio energetico – ha affermato Zingaretti – È un altro ‘gol’ della Regione dopo 14 anni di assenza di programmazione. È possibile puntare a una nuova economia con cui si risparmia energia attraverso l’efficientamento, dagli uffici pubblici fino a chi produce, e quindi impattando anche sull’edilizia, ma soprattutto sostenendo una economia nuova». Questo sguardo in prospettiva è l’aspetto che convince di più il ministro Galletti: «Il Piano del Lazio è un progetto pilota, mi piace perchè guarda al futuro – il suo commento – Vincerà la sfida della nuova economia chi riuscirà ad ‘ambientalizzarè le proprie produzioni, a consumare meno risorse e a produrre meno rifiuti. Programmare strategie nel medio-lungo periodo è determinante», specie in vista della Conferenza di Parigi di fine 2015. Intanto con il Documento si fotografa l’esistente, a partire dal bilancio energetico che è ancora in deficit di produzione rispetto al fabbisogno. Sono però in crescita le rinnovabili, a partire dal fotovoltaico che dal 2008 al 2012 è passato da 23MW a 1.068MW, mentre gli impianti a biomassa sono cresciuti da 78MW a 189MW, l’eolico da 9 a 51MW e l’idroelettrico è stabile sui 403MW di potenza installata. Il Piano prevede tre scenari possibili, ha spiegato l’assessore all’Ambiente Fabio Refrigeri: «Il primo, che supera anche le aspettative della Conferenza di Parigi, prevede il 24% di riduzione dei consumi e oltre il 20% di produzione di rinnovabili. Il secondo è quello in linea con i dati europei: il 20% di riduzione del consumo e il 17% di rinnovabili. Il terzo scenario è quello che sembra emergere dal ‘decreto burden sharing’ che prevede solo l’11,7% di produzione da rinnovabili. Ma io penso che il Lazio possa questa volta permettersi di pensare un pò più in là degli obiettivi minimi». Il Piano, su cui lavorerà anche l’Enea, ha spiegato il commissario Federico Testa stamattina, ha ricevuto il plauso della maggioranza, in particolare dai consiglieri Pd Marco Vincenzi, Massimiliano Valeriani, Riccardo Valentini e Cristiana Avenali. Critico invece l’ex governatore Francesco Storace, oggi vicepresidente della Pisana: «Non è vero che la Regione da 14 anni non ha un Piano. Nel novembre 2001 lo pubblicò il Bollettino ufficiale, fu proposto dalla nostra giunta nel 2000, e la durata di un Piano non è giornaliera. Alla scadenza doveva pensarci la giunta Marrazzo». Ma, ricorda Storace, il Piano proposto nel 2008 non riuscì ad avere l’ok in Consiglio per «le dimissioni di Di Carlo e l’incidente di via Gradoli».

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