Diaz, Cicchitto: "Via De Gennaro? Allora anche l'assessore Sabella" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Diaz, Cicchitto: “Via De Gennaro? Allora anche Sabella”. Sel contro l’assessore: “Sveli i mandanti”, ma il Pd lo difende

– Il caso G8 di Genova arriva anche in Campidoglio. Sel, in maggioranza assieme al Pd, chiede al magistrato-assessore alla legalità Alfonso Sabella di fare i nomi dei «mandanti politici» delle violenze sui manifestanti fermati nella caserma di Bolzaneto nei giorni del vertice e degli scontri di piazza. Nel luglio 2001 Sabella, dirigente dell’amministrazione penitenziaria, aveva la responsabilità della struttura durante il G8. «Quello che manca su Genova è una verità politica – dice il capogruppo di Sel Gianluca Peciola – Al di là delle vicende specifiche di Sabella, avendolo così vicino nella giunta la tentazione continua è quella di chiedergli i mandanti politici di quella tortura». La richiesta di dimissioni di Sabella è stata avanzata provocatoriamente dal parlamentare di Ncd Fabrizio Cicchitto, che ha difeso l’ex capo della polizia Gianni De Gennaro – ora presidente di Finmeccanica – da analoga richiesta avanzata da Sel, M5s e dal presidente del Pd Matteo Orfini. Le violenze sui manifestanti arrestati a Bolzaneto saranno oggetto di una prossima sentenza della Corte di Strasburgo, che potrebbe tornare ad affermare che si trattò di episodi di tortura – come alla scuola Diaz -, reato non previsto in Italia. «Io c’ero a Genova ed ho visto la potenza distruttiva delle forze dell’ordine – aggiunge Peciola -. In quelle piazze si lottava per la sopravvivenza. Ed è chiaro che una tale violenza ha un mandante politico. In ballo c’è la comprensione profonda della biografia del nostro Paese. In questa biografia stragi e torture rimangono impunite. Gli uomini dello Stato devono iniziare a rompere questo impianto». «Ricordo a chi mi attacca che sono l’unico del G8, l’unica persona al mondo, che non solo ha rinunciato alla prescrizione ma si è anche opposto alla richiesta di archiviazione nei propri confronti – ribatte Sabella -, dicendo ‘indagate su di me perchè non ci siano ombre. Quindi sono l’unico del G8 ancora processabile – aggiunge – Chi mi attacca vada alla Procura di Genova e mi denunci per concorso colposo in lesioni dolose». Sabella viene difeso dal senatore del Pd e commissario del partito a Ostia Stefano Esposito. «Sabella non c’entra nulla con De Gennaro e la brutta pagina del G8 – dice -. Non vorrei che Ncd lo facesse perchè dà fastidio il lavoro che Sabella sta facendo ad Ostia». «Io ricordo di aver visto un video in cui Sabella dice alle guardie penitenziarie di non torcere un capello ai ragazzi – aggiunge Esposito -. Di cosa sarebbe colpevole?». Ma M5s attacca. «Ci sentiamo in dovere di chiedere che Sabella faccia un passo indietro», dice il consigliere capitolino Enrico Stefano.

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