Scandalo assenteismo all'Asl di Subiaco: 5 arresti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Scandalo assenteismo all’Asl di Subiaco: 5 arresti

– Si assentavano anche per alcune ore, alcuni talvolta non andavano nemmeno in ufficio. C’è chi se ne andava a fare la spesa e chi a lavorare nel suo studio privato. Scandalo assenteismo alla Asl di Subiaco, nella valle Aniene, in provincia di Roma. La bufera giudiziaria ha portato all’arresto di cinque dipendenti del Distretto della Asl Rm G, tra cui due medici legali, uno con contratto esterno. Tutti sorpresi in flagranza di reato e posti ai domiciliari. Oltre a loro – agli arresti anche una vigilatrice d’infanzia, sorta di infermiera -, i carabinieri hanno arrestato un operaio del Comune di Subiaco. «Abbiamo subito attivato tutte le procedure interne tese ad acquisire gli elementi necessari per poter procedere nei confronti dei dipendenti coinvolti nel caso»: ha fatto sapere la direzione generale della Asl Rm G. L’inchiesta, coordinata dalla procura di Tivoli, è arrivata a una svolta dopo cinque mesi di indagini: i militari hanno pedinato i dipendenti della azienda sanitaria, controllando e filmando i loro movimenti per settimane. Alcuni entravano nella sede del Distretto sanitario in Largo Mazzini, ma, secondo quanto accertato dagli inquirenti, si allontanavano subito dopo aver timbrato la presenza. C’è chi, sempre da quanto emerso, si faceva carico di timbrare anche quattro o cinque cartellini dei suoi colleghi. I militari della compagnia di Subiaco, guidati dal capitano Alessio Falzone, li hanno incastrati dopo un’indagine partita lo scorso ottobre. A uno degli arrestati, come riscontrato dagli investigatori, il cartellino è stato timbrato per oltre cento volte. Il Gip di Tivoli, che ha firmato i provvedimenti di arresto ai domiciliari per trenta giorni, accusa i sei arrestati di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato. Un’indagine complessa, che è sfociata anche nella denuncia di altre 23 persone, tutti dipendenti della stessa struttura sanitaria. Tra questi sono coinvolti un ostetrico, quattro infermieri, una guardia giurata, quattro assistenti amministrativi, un assistente sociale, un dirigente medico, un logopedista, un medico veterinario, tre operatori tecnici e un dipendente del Distretto di Tivoli: anche loro devono rispondere di truffa aggravata ai danni dello Stato. Un’inchiesta sviluppatasi di pari passo con quella che ha interessato il Comune di Subiaco e che ha visto in questo caso scovare un operaio di quasi sessant’anni, arrestato anche lui e ora ai domiciliari. L’uomo, come accertato dai carabinieri, invece di andare a svolgere lavori di manutenzione nei giardini della città, si recava spesso al bar e perfino dal barbiere. La Regione Lazio ha chiesto alla Asl Rm G la sospensione dei dipendenti coinvolti nella vicenda. Per il governatore Nicola Zingaretti «quanto sta emergendo rappresenta un fatto di estrema gravità. Bene quindi l’indagine della magistratura che vedrà la Regione Lazio a fianco degli inquirenti».

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