Vino, commissione tecnica su economie di scala per 4 doc del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Vino, commissione tecnica su economie di scala per 4 doc del Lazio

Le Marche come modello per fare economia di scala nella tutela e valorizzazione dei vini a Denominazione. A suggerire ai viticoltori del Lazio l’esempio virtuoso dell’Istituto Marchigiani Tutela Vini (Imt) è il presidente di Federdoc Riccardo Ricci Curbastro in un incontro tenutosi venerdì scorso coi presidenti dei Consorzi di Tutela dei vini delle Do Cesanese del Piglio, Frascati e Marino e dell’Associazione Produttori Vini Doc Roma, presso la sede del Consorzio Tutela Denominazioni Vini Frascati. Ricci Curbastro, dopo aver ascoltato le criticità e le difficoltà gestionali avanzate anche dai presidenti delle Do presenti, ha posto l’attenzione sugli oneri di gestione dei Consorzio che, soprattutto per le piccole denominazioni (sotto i 100.000 hl), hanno una notevole incidenza rispetto all’intero operato. Il presidente Federdoc ha portato ad esempio la realtà, consolidata dal 1999, dell’Istituto Marchigiano Tutela Vini che racchiudendo ben 17 tra DO/IG, è stato in grado di fare economie di scala (unica sede, unica struttura tecnico-amministrativa) oltre che acquisire un maggiore peso specifico rispetto alle istituzioni. L’impegno preso da singoli presidenti dei Consorzi (Frascati, Cesanese del Piglio, Marino) e dell’Associazione Doc Roma, sentiti i singoli CdA, è di valutare la fattibilità della proposta tramite la nomina di una commissione tecnica.

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