Carceri, Uilpa: "A Rieti struttura da migliorare" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Carceri, Uilpa: “A Rieti struttura da migliorare”

Il carcere di Rieti è «una struttura nuova, con buona manutenzione e pulita. Gli spazi sono sufficienti, i locali luminosi ed areati e le celle sono attrezzate con Tv a colori e bagni interni con doccia separati da struttura in muratura dall’angolo cottura. Di certo a Rieti la detenzione non si connota per afflittività e per indegnità». Lo afferma Eugenio Sarno, segretario generale della Uilpa Penitenziari, oggi in visita al carcere reatino nell’ambito della iniziativa denominata «Lo scatto dentro perchè la verità venga fuori» che in circa 2 anni ha già monitorato attraverso i servizi fotografici circa 60 istituti penitenziari. «Peccato – aggiunge Sarno – che l’ambizioso progetto di rendere Rieti il modello avanzato per la sperimentazione della cosiddetta sorveglianza dinamica sia praticamente fallito, meglio mai iniziato. Non solo per l’inefficienza dei circuiti di videosorveglianza e delle automazioni delle postazioni remote, ma anche perchè ad oggi non si è realizzata alcuna sinergia con l’imprenditoria locale e con gli enti locali per sviluppare l’integrazione con il territorio, pilastro della sorveglianza dinamica». «La struttura – riferisce Sarno – è adibita per ospitare circa 450 detenuti. Alle 10 di stamani ne erano presenti 262, di cui 168 stranieri. I detenuti in attesa di primo giudizio sono 8; gli appellanti 17; i ricorrenti 25 e i detenuti con sentenza definitiva 212. L’organico della polizia penitenziaria è stabilito in 190 unità, ne sono assegnate 140 ma, a seguito di distacchi fuori sede, le unità effettivamente presenti sono 126. Nonostante le gravi carenze di organico i servizi di sicurezza e di trattamento sono puntualmente garantiti e di ciò va dato merito al personale tutto».

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