25 aprile, è ufficiale: Anpi cancella il corteo. Niente manifestazione nel 70esimo anniversario | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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25 aprile, è ufficiale: Anpi cancella il corteo. Niente manifestazione nel 70esimo anniversario

Ora è ufficiale. Il tradizionale corteo del 25 aprile per le strade del centro di Roma quest’anno non ci sarà. A deciderlo – proprio nel giorno in cui per la prima volta i partigiani sono entrati in un’Aula del Parlamento in occasione della cerimonia ufficiale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quello del Senato Pietro Grasso e quello della Camera Laura Boldrini – è stata l’Anpi romana che ha preferito organizzare soltanto un sit-in a Porta San Paolo, luogo simbolo della Resistenza romana, dopo le annunciate defezioni della Brigata Ebraica e dell’Associazione Nazionale degli ex deportati per evitare le tensioni registrate lo scorso anno con gli attivisti filo-palestinesi, a partire dai centri sociali. «La nostra posizione resta invariata – spiega il portavoce della Brigata Ebraica – e a Porta San Paolo non ci saremo». Il presidente dell’Anpi di Roma, Ernesto Nassi, si dice «dispiaciuto» ed invita i rappresentanti della Brigata «a partecipare». «Li ho chiamati dicendo loro che li voglio in piazza – afferma -, potranno finalmente parlare. Ho garantito loro che non ci saranno tensioni o contestazioni. Se dovesse partecipare la frangia più estrema dei movimenti filo-palestinesi siamo pronti a isolarla». Un appello, quello di Nassi, che si scontra però con quello del presidente della comunità ebraica romana, Riccardo Pacifici: «Chiedo a tutti, ebrei e laici, di non partecipare alla manifestazione dell’Anpi per evitare scontri come ci sono stati lo scorso anno». Insomma, quando mancano nove giorni al 70/mo anniversario della Liberazione, il clima a Roma non appare affatto sereno. Nei prossimi giorni sono in programma riunioni e incontri per cercare di riportare la calma e richiamare a Porta San Paolo non solo la comunità ebraica ma anche gli ex deportati. Sicuramente, però, ci saranno i movimenti per la Palestina. «Non mancheremo assolutamente – promette Nino Lisi della Rete romana di solidarietà al popolo palestinese -, nei prossimi giorni ci vedremo per decidere anche se organizzare manifestazioni alternative». Al momento l’unica certezza è la cerimonia prevista in piazza del Campidoglio, organizzata dal Comune di Roma dopo la richiesta dell’Anpi nazionale di assumere la «regia» delle celebrazioni per il 25 aprile. Una decisione che di fatto scavalcò la segreteria romana, portando il presidente Nassi a presentare le dimissioni, poi respinte dai delegati.

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