Polemica tra la scorta di Marino e giornalisti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Polemica tra la scorta di Marino e giornalisti

– È polemica a Roma sulla denuncia di un giornalista e un fotografo del quotidiano ‘Il Tempò che hanno raccontato di essere stati identificati e trattenuti, insomma ‘sequestratì, per quattro ore da alcuni vigili urbani della scorta di Ignazio Marino. I reporter – secondo quanto pubblicato in prima pagina – avevano raggiunto il sindaco dal barbiere nel quartiere dei Parioli per fargli delle domande sull’aumento di alcune tariffe a Roma. La scorta li avrebbe intercettati all’esterno mentre Marino si stava facendo sistemare la barba, chiedendo ai due i documenti e bloccandoli per alcune ore. Gli agenti avrebbero contestato una violazione della privacy. Sulla vicenda il centrodestra è andato all’ attacco. «Non il biasimo ma l’esecrazione e la condanna vanno a Marino e alla sua scorta di pretoriani per il tentativo di minacciare e intimidire chi fa il suo lavoro di cronista», scrive il leader della Destra Francesco Storace. «Marino è partito come un ciclista solitario e adesso si vede invece che è circondato e tutelato da un manipolo di »Bravi«, dice il parlamentare Ncd Fabrizio Cicchitto. »Marino non può pensare di nascondere la sua incapacità a guidare la città attraverso il bavaglio alla stampa«, afferma il senatore di Forza Italia Lucio Malan. L’ex sindaco Gianni Alemanno suggerisce a Marino di chiedere scusa. »Sdegno« per l’accaduto è stato espresso da vari esponenti del Ncd, dal coordinatore romano Gianni Sammarco al capogruppo capitolino Daniele Sabatini. Per l’esponente di Forza Italia Luciano Ciocchetti e il consigliere capitolino Fi Ignazio Cozzoli, »la vergognosa aggressione rivela insicurezza del marziano«. Anche per Raffaele Volpi, vice presidente di Noi con Salvini e senatore della Lega Nord »Marino incapace e arrogante è ora che se ne vada«. E il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, su twitter chiosa: »Marino dal barbiere con 8 agenti di scorta. Ma chi gli taglia i capelli, Edward mani di forbice? Si scusi, con il quotidiano «Il Tempo» e con i romani«.Ma lo sdegno del centrodestra non si è fermato. Per Barbara Saltamartini, deputata della Lega Nord-Noi con Salvini, «il sindaco Marino stanga i romani con aumenti continui di tasse, pedaggi per la Ztl e per la sosta nelle strisce blu ma si fa scortare da ben 8 uomini». «Quanto accaduto è gravissimo, venga immediatamente Marino in Assemblea Capitolina a fare chiarezza sulla vicenda e a spiegarci se intenda continuare a fingere di aver rinunciato alla scorta, per utilizzare al suo posto gli agenti della Polizia Locale», tuona il Coordinatore Romano e Capogruppo in Assemblea Capitolina di Forza Italia Davide Bordoni. E il senatore Lucio Malan, Forza Italia, aggiunge: «Trovo sbalorditivo e allucinante il comportamento assunto dalla scorta del sindaco». Stefania Prestigiacomo, poi, sottolinea che «i giornalisti devono fare il loro mestiere e il dovere di un politico è quello di rispondere». Per il capogruppo di Forza Italia della Regione Lazio Antonello Aurigemma, «Marino deve chiedere scusa a cronisti e alla città». Durissima Sveva Belviso, consigliere di Roma Capitale, leader di Altra Destra ed ex vicesindaco a fianco di Gianni Alemanno: «È inaccettabile il comportamento del sindaco Marino che si è reso complice di una vera e propria violazione della libertà di stampa ad opera della sua scorta».

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