25 aprile, Anpi: "Tutti a Porta San Paolo senza contrasti" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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25 aprile, Anpi: “Tutti a Porta San Paolo senza contrasti”

– «Mi rivolgo a tutti per sollecitare un impegno comune affinchè la manifestazione di Porta San Paolo, prevista per la mattina del 25 aprile, possa aver luogo non solo senza contrasti ma anche e soprattutto con la più ampia partecipazione di cittadini e Autorità istituzionali. Auspico la presenza del Sindaco e dell’Assessore alla memoria, per il loro ruolo istituzionale, che conferirà valore alla manifestazione e sarà ulteriore garanzia di partecipazione e di serenità». Comincia così la lettera aperta del presidente nazionale dell’Anpi Carlo Smuraglia rivolta al Sindaco, all’Assessore alla memoria, al Presidente della Comunità ebraica di Roma, all’Aned, all’Anpi provinciale e a ogni altra Associazione democratica. Dopo le polemiche che anno portato Aned e Comunità ebraica a disertare, per le tensioni verificatesi lo scorso anno con i movimenti vicini ai palestinesi il tradizionale corteo, che poi è stato annullato, L’Anpi con la lettera lancia un appello a partecipare tutti alla manifestazione a Porta San Paolo. «Abbiamo chiarito, d’intesa con l’Anpi di Roma – aggiunge – che dalla manifestazione non possono essere esclusi gruppi e Associazioni (compresa la Brigata ebraica), che hanno partecipato alla guerra di Liberazione: anzi, ai partigiani e ai combattenti per la libertà dovrà essere assegnato il posto principale perchè sono coloro a cui dobbiamo la nostra libertà. Così come auspico la presenza dell’Aned, con la quale da sempre condividiamo battaglie e iniziative a sostegno della memoria. Auspico che gli appartenenti alla Comunità ebraica vogliano partecipare tutti, perchè il 25 aprile è la Festa di tutti e non possiamo, nè dobbiamo, temere incidenti che, anzi, si farà di tutto per evitare, con tanto maggior successo quanto maggiore sarà la serenità dell’approccio da parte di tutti». Per Muraglia «non si possono escludere bandiere perchè se la festa è, come deve essere, di tutti, ogni considerazione di tipo politico deve essere messa da parte; la condizione unica ed essenziale è sempre quella del reciproco rispetto (con la sola esclusione, ovvia, delle bandiere fasciste). Un piccolo sforzo collettivo che chiedo a tutti consentirà a Roma di festeggiare il 25 aprile nello spirito che deve contraddistinguere un Paese civile».(

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