Caos scioperi, Piso-Augello (Ncd): "Secondo Atac,venerdì solo 6 scioperanti" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Caos scioperi, Piso-Augello (Ncd): “Secondo Atac,venerdì solo 6 scioperanti”

«Secondo i dati dell’Atac, venerdì scorso sulla linea A, a fronte di una forza di 40 macchinisti, soltanto 6 hanno aderito allo sciopero». È quanto dichiarano il senatore di Area popolare Ncd-Udc Andrea Augello e l’onorevole di Area popolare Ncd-Udc Vincenzo Piso, che ieri hanno presentato un’interrogazione al ministro Del Rio, rivelando altri retroscena sul venerdì nero delle metropolitane romane. «Ora il Sindaco Marino deve spiegare ai magistrati ed alla Commissione di Garanzia come sia possibile, ricevendo dai sindacati il preavviso previsto dalla legge e disponendo degli strumenti per comandare i macchinisti necessari a garantire il servizio pubblico essenziale, paralizzare l’intera linea A per l’astensione dal lavoro di soli 6 scioperanti. Abbiamo provato, fornendo alla stampa la relativa documentazione, che Atac era perfettamente informata fin dal 14 Aprile sulle modalità dello sciopero. Abbiamo altresì documentato che proprio il 14 Aprile, con una disposizione scritta, si era richiesto ai dirigenti delle linee di procedere ai comandi del relativo personale per assicurare il funzionamento delle metropolitane nelle ore di punta. Eppure tra i Marino boys è scattato un contrordine, i comandi non sono stati effettuati e così sono bastati solo 6 scioperanti per creare il panico nella linea A. In un primo momento avevamo pensato che l’amministrazione avesse sottostimato le adesioni allo sciopero. Oggi ci dobbiamo correggere: le adesioni sono state bassissime e sarebbero bastati minimi accorgimenti organizzativi per evitare la paralisi. A questo punto si fa strada una domanda che esige una risposta: chi ha voluto gettare nel caos la città, drammatizzando uno sciopero quasi inesistente e scatenando la furia dei cittadini contro i macchinisti? Chi aveva interesse a trasformare una modesta agitazione sindacale in un caso nazionale? Ci auguriamo che i magistrati diano al più presto una risposta a queste domande e che il Sindaco chieda scusa alla città per un episodio che con tutta evidenza – nelle migliori delle ipotesi – si è verificato per una catena di sciagurate inefficienze, tutte riconducibili agli uomini che dirigono l’azienda», concludono i parlamentari di Area popolare.

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