Rifiuti speciali vicino al fiume, sequestrata una discarica a Sora | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Rifiuti speciali vicino al fiume, sequestrata una discarica a Sora

Gli agenti del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale del Corpo Forestale di Frosinone hanno sequestrato a Sora, in Ciociaria, una vasta discarica, ben due colline di rifiuti speciali e pericolosi, all’interno di una cartiera, in prossimità del fiume Fibreno. L’area interessata è sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale. Secondo le indagini della procura di Casino, l’impresa smaltiva illecitamente numerose tipologie di rifiuti anche di natura diversa da quella del ciclo produttivo. Il Gip del Tribunale di Cassino, Angelo Lanna, ha fatto mettere i sigilli all’area. Denunciata la rappresentante legale dell’azienda con l’accusa di gestione non autorizzata di rifiuti, scarichi illeciti di acque reflue ed emissioni in atmosfera senza autorizzazione. «Stavolta la giustizia, che spesso viene criticata per la lentezza, è stata rapida». Lo ha detto il procuratore di Cassino,Paolo Auriemma, parlando del sequestro della cartiera a Sora dove sono stati trovati rifiuti in parte interrati e ammassati in cataste per un totale di oltre 15mila metri quadrati di volume. L’operazione «Cicerone» è stata conclusa dalla Forestale e coordinata dalla procura di Cassino. Sequestrato l’intero sito vicino al fiume Fibreno. L’impresa, secondo gli accertamenti della Forestale, avrebbe smaltito grandi quantità di rifiuti anche di natura diversa da quella relativa al proprio ciclo produttivo. La zona è indicata tra le aree sensibili per il piano regionale della tutela delle acque, e la modalità con cui avveniva lo stoccaggio abusivo dei rifiuti pone, per gli investigatori, seri dubbi sul possibile inquinamento delle falde. Dai sopralluoghi effettuati in collaborazione con il Nipaf di Frosinone, sono emerse tre distinte zone in cui venivano raccolti ingenti rifiuti ferrosi, plastici e legnosi, abbandonati in maniera incontrollata. Le strutture dell’impresa sono risultate fatiscenti e con coperture in eternit. Nelle zone di scarico i materiali erano in parte interrati, lasciando presumere la presenza di ulteriori quantità di rifiuti nelle zone sottostanti.

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