Furti d'auto su commissione: carabinieri arrestano 5 persone | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Furti d’auto su commissione: carabinieri arrestano 5 persone

Il capo, i selezionatori, i cacciatori e i tagliatori. Così si erano divisi i compiti i componenti di una organizzazione, composta da titolari e operai di ditte di autodemolizioni, sgominata dai carabinieri della compagnia Cassia. Cinque le persone arrestate, una è finita in carcere gli altri ai domiciliari, accusate di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti di autovetture ed al riciclaggio. Secondo quanto accertato dai carabinieri la banda, utilizzando i propri carri attrezzi, portava via le autovetture parcheggiate in strada, del tipo e modello per le quali aveva ricevuto precisa richiesta e successivamente provvedeva, una volta trasportate nelle officine, al loro smontaggio. L’attività d’indagine era stata avviata nel maggio del 2014, a riscontro di un aumento di denunce di furto di autovetture presentate presso la Stazione Carabinieri di Roma Prima Porta. Da un’analisi dei dati forniti dai proprietari emergeva che le autovetture, prima di essere asportate, erano rimaste parcheggiate nello stesso luogo per almeno qualche giorno. Ciò lasciava intuire come ad operare fosse un gruppo criminale in grado di esercitare un’ottima attività di controllo del territorio. Per questo motivo sono stati predisposti appositi servizi di osservazione che consentivano di accertare la responsabilità degli indagati, i quali utilizzando un carro attrezzi provvedevano a recuperare le autovetture lungo le vie di Prima Porta e Labaro. All’interno dell’organizzazione, gerarchicamente ordinata, ciascun componente svolgeva dei compiti ben determinati: il «Capo», titolare delle società di autodemolizioni e ricambi, si occupava dell’organizzazione e della direzione dell’associazione, ricevendo gli ordinativi da parte dei clienti e diramando le disposizioni circa i veicoli da asportare. I «Selezionatori» si dedicavano allo svolgimento dei sopralluoghi,-i «Cacciatori» a bordo dei carri soccorso, provvedevano alla materiale esecuzione del furto e al successivo trasporto presso le officina, i «Tagliatori» si occupavano delle smontaggio delle autovetture e del recupero delle parti meccaniche da immettere sul mercato dei pezzi di ricambio.

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