Coppa Italia, alla Roma primavera il derby d’andata contro la Lazio per la finale
La Roma si è aggiudicata l’andata della finale della Coppa Italia Primavera grazie ad un gol di Verde realizzato al 71′, come il fatidico minuto in cui, due anni fa, Lulic decise la sfida tra i ‘grandì. Per conoscere l’esito di una sfida combattuta in questo primo atto fino al recupero, con un tiro di Palombi respinto dal romanista Marchegiani (figlio del Luca biancoceleste) e un gol annullato per fuorigioco a Prce, servirà attendere il match di ritorno in programma ancora all’Olimpico il 1/o maggio. Il derby di oggi, giocato in un Olimpico quasi vuoto, ma sotto gli occhi del ct dell’Under 21, Gigi Di Biagio, del patron della Lazio Claudio Lotito, del ds Igli Tare, del tecnico Stefano Pioli e di diversi biancocelesti (da Mauri ad Anderson), oltre al ceo giallorosso Italo Zanzi ed al dg Mauro Baldissoni dall’altra (Totti e compagni erano in viaggio per Milano dove domani affronteranno l’Inter) è servito infatti per evidenziare, ancora una volta, la rottura dei supporter romanisti con il presidente americano. «Pezzo di m., Pallotta pezzo di m.», è stato, infatti, il coro intonato per due volte, dalla curva Sud, tornata a riempirsi (parzialmente) dopo il turno di squalifica in Serie A inflitto per gli striscioni esposti contro la madre di Ciro Esposito. Immancabili gli sfottò dei derby, ma ad accomunare le due tifoserie oggi sono stati i cori antinapoletani intonati da entrambe nel corso del primo tempo del match. Un primo tempo chiuso in parità e contraddistinto da un’occasione importante per parte: al 42′ il romanista Pellegrini buca la difesa biancoceleste, ma calcia fuori da due passi; un minuto dopo il tiro di Tounkara si spegne sul fondo. A sbloccare la partita è Verde, trattenuto in area da Germoni. Per Fiore è rigore, ma l’attaccante (che è stato convocato per domani anche da Garcia) segna soltanto dopo la ribattuta di Guerrieri. Poi la Lazio di Inzaghi ha diverse occasioni per pareggiare ma non trova la rete. Potrà rifarsi al ritorno, per evitare che il 71’ diventi un pò anche il minuto preferito dei romanisti.
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