Ostia, Marino firma l'ordinanza di accesso al mare: la stagione balneare parte il 1 maggio. Radicali: "Grande bluff" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ostia, Marino firma l’ordinanza di accesso al mare: la stagione balneare parte il 1 maggio. Radicali: “Grande bluff”

– Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha firmato l’ordinanza che disciplina l’accesso alle spiagge, l’uso degli arenili e la visuale a mare per la prossima stagione balneare. Il testo stabilisce che, in ossequio alla normativa in materia, la stagione inizia il 1 maggio e si conclude il 30 settembre, eventuali proroghe vanno richieste all’Ufficio Demanio Marittimo del Municipio X di Ostia. L’orario di apertura dei servizi forniti dagli stabilimenti balneari è dalle 9 alle 19, eventuali deroghe verranno disciplinate dagli uffici municipali. Non saranno possibili, se non previa autorizzazione municipale, attività a scopo di lucro che esulino dall’ambito delle concessioni demaniali marittime in corso di validità, nè il commercio ambulante e le attività promozionali. Dove è consentito, il pre-posizionamento degli ombrelloni deve rispettare la distanza minima di 3 metri dall’asse di ogni singolo sostegno, mentre la distanza minima tra le file deve essere di 4,5 metri. Gli stabilimenti sono tenuti a predisporre dei percorsi fruibili da mamme con bambini a bordo di passeggini e dai disabili. L’accesso alla spiaggia degli animali da compagnia, accompagnati dai proprietari, è consentito nel tratto di spiaggia di Castelporziano compreso tra il canale «fosso del Pantanello» e la linea fronte mare di 150 metri verso levante, con ingresso sulla via Litoranea al Primo Cancello. Per chi contravviene alle disposizioni contenute nell’ordinanza sono previste multe tra 25 e 500 euro. «È vietato ostacolare in qualsiasi modo il passaggio nei varchi liberi di accesso alla battigia. L’accesso alla battigia è libero in ogni orario, anche notturno, mediante i varchi pubblici adibiti per questo scopo, fermo restando il divieto di pernottamento». È quanto prevede l’ordinanza, firmata oggi dal sindaco di Roma Ignazio Marino, che disciplina l’accesso alle spiagge, l’uso degli arenili e la visuale a mare. – I titolari degli stabilimenti invece sono obbligati a consentire il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia antistante l’area compresa nella propria concessione demaniale, anche ai fini della balneazione. In mancanza di un varco di accesso fruibile al pubblico situato a non oltre 150 metri da uno stabilimento, l’accesso alla battigia mediante il loro ingresso è consentito fino alle ore 22. «Se i contenuti dell’ordinanza balneare firmata dal sindaco Marino fossero davvero quelli fatti circolare in queste ore, ci troveremmo davanti a un enorme bluff», lo dichiarano in una nota Riccardo Magi, presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Roma, e Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma. «Dobbiamo pensare, infatti, che per la prima volta in un atto ufficiale si riconosce e legittima l’esistenza di varchi pubblici e varchi non pubblici al demanio marittimo? Si smentisce, dunque, quanto sancito dalla legge e dalle concessioni balneari: ovvero che per definizione ogni accesso alla spiaggia è un accesso pubblico? Inoltre – continuano Magi e Capriccioli – quanto leggiamo non definisce con la dovuta chiarezza cosa si intenda per libertà di accesso ai fini della balneazione, cioè cosa i cittadini possono fare sulla spiaggia senza vedersi sorvegliati o pedinati da concessionari, come invece avviene oggi. Aspettiamo di leggere il testo integrale dell’ordinanza, sperando che non siano queste le disposizioni contenute. Significherebbe, altrimenti, che la grande enfasi mediatica sul ripristino della legalità a Ostia ha prodotto un atto che, oltre a non restituire il mare ai cittadini, risulta perfino illegittimo».

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