Pace fatta per Altaroma, la società è salva: cda a 5 e più rosa | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Pace fatta per Altaroma, la società è salva: cda a 5 e più rosa

Dopo una lunga impasse, che rischiava di portare la società persino alla liquidazione, i soci di AltaRoma – Camera di Commercio, Comune di Roma e Regione Lazio – hanno trovato un accordo. E l’assemblea della società che promuove la moda nella Capitale ha nominato un nuovo Cda ridotto a cinque membri e presieduto da Silvia Venturini Fendi. «AltaRoma è salva. L’accordo sul Cda è il primo passo necessario che porterà al rilancio della moda a Roma», il commento dell’assessore alla Roma Produttiva Marta Leonori. «Abbiamo risolto un altro grande problema ed inizia una nuova sfida», le ha fatto eco il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Del nuovo consiglio di amministrazione, oltre a Venturini Fendi, fanno parte: Fabiana Balestra figlia dello stilista Renato, impegnata in Federlazio; Sabrina Florio, imprenditrice impegnata in Unindustria e presidente della no profit Anima; Raffaello Napoleone (Pitti Immagine) e Franca Sozzani (Vogue Italia). Rispetto ai cinque nomi che circolavano a marzo e su cui i soci non avevano trovato la quadra, nell’attuale compagine sono due i nomi ad esser cambiati. Tra questi è scomparso quello di Massimo Tabacchiera, che era stato proposto dalla Camera di Commercio ed aveva innescato lo scontro con gli altri soci. «AltaRoma ha ancora importanti potenzialità da esprimere, gli indirizzi e le disponibilità manifestati dal Governo e dal vice ministro Carlo Calenda, e il Consiglio nominato oggi, vanno nella direzione dell’ampliamento delle opportunità di AltaRoma», il commento della presidente Vetturini Fendi. L’assemblea di oggi ha approvato anche il bilancio dell’esercizio 2014 «che chiude in avanzo per il quarto anno consecutivo con un consolidamento patrimoniale dovuto all’accantonamento degli avanzi di gestione degli esercizi precedenti», hanno sottolineato dalla società. Ed ora AltaRoma può tornare anche a sperare nell’aiuto finanziario del Governo. Il viceministro dello sviluppo economico Carlo Calenda infatti, lo scorso mese, nell’ambito della diatriba sulla composizione del Cda, non aveva esitato ad affermare che non c’erano «le condizioni per un intervento del Governo». Ora, con l’intesa raggiunta dai soci, lo scenario è cambiato. Tanto che, interpellata sui finanziamenti governativi, l’assessore Leonori ha risposto: «Andrà presentato un progetto al Mise. La composizione dei nomi e l’indirizzo verso cui andare sono in linea con quanto aveva richiesto anche il viceministro Calenda».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login