Rogo stazione Tiburtina, chiesto il processo per 3 ex manager Rfi | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Rogo stazione Tiburtina, chiesto il processo per 3 ex manager Rfi

– Incendio colposo. Affinchè rispondano di questa accusa davanti ad un tribunale la procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di tre persone, ex manager di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), per il rogo che il 24 luglio 2011 devastò la stazione Tiburtina. Sono l’allora direttore della produzione Maurizio Gentile, al tempo responsabile della Direzione di produzione di Roma, Silvio Gizzi e il responsabile dell’Unità del nodo di Roma, Ciro Ianniello. Quanto alla posizione di un altro manager, Michele Mario Elia, i pm Barbara Sargenti e Stefano Pesci hanno sollecitato l’archiviazione. La richiesta della procura sarà esaminata dal gup Valerio Savio l’8 luglio prossimo. Per gli inquirenti l’incendio divampò per cause elettriche non rilevate per l’assenza di un impianto di rilevazione incendi. In particolare, mancavano, secondo l’accusa, un sistema organico di compartimentazione del fabbricato che impedisse la rapida propagazione delle fiamme e misure per il distacco dell’alimentazione elettrica. Le fiamme furono domate dai vigili del fuoco dopo 15 ore. A subire i danni maggiori fu la vecchia palazzina che ospitava la centrale di controllo della stazione ferroviaria. La struttura fu successivamente demolita. L’ipotesi di un difetto legato al funzionamento dell’impianto era emersa quasi nell’immediatezza dell’evento. Il furto di rame dai cavi lungo la linea ferroviaria, come causa anche indiretta dell’incendio, così come un gesto doloso, persero progressivamente credito man mano che i reperti venivano passasi al setaccio. Nella notte tra il 23 e il 24 luglio 2011 i cinque dipendenti delle Ferrovie presenti nella palazzina poi andata distrutta si trovavano nella sala movimento; verso le 4 sentirono puzza di bruciato, aprirono la porta di collegamento con la sala relais e videro quest’ultima invasa dalle fiamme. Diedero l’allarme e scapparono. L’incendio divampò in fretta, il fumo arrivò fino ai palazzi vicini. Per le dimensioni del rogo si sfiorò la paralisi della rete ferroviaria italiana. Lo scalo rinnovato, snodo chiave della capitale per quanto concerne l’Alta velocità, fu poi inaugurato il 28 novembre 2011.

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