Salario accessorio, via al tavolo con l’assessore alla Scuola: “Si modifichi l’atto”
Si è aperto questa mattina nella sede dell’assessorato alla Scuola di Roma Capitale un tavolo di confronto sull’atto unilaterale e sulla possibilità di modificarlo. «Abbiamo chiesto all’assessore Masini di farsi promotore perchè il contratto venga modificato con una nuova delibera di giunta soprattutto perchè temiamo per una situazione esplosiva che potrebbe andare a scapito dei bambini». A parlare è stato Fabio Moscovini del settore educativo Comune di Roma della Cgil, presente all’incontro. «I sindacati hanno presentato le loro proposte – ha spiegato l’assessore alla Scuola Paolo Masini – e ora valuteremo come intervenire dal punto di vista amministrativo, fermo restando che il tavolo di concertazione è quello aperto con il vicesindaco Nieri che si riunirà il 28 aprile prossimo». In pratica, i rappresentanti sindacali hanno ribadito la necessità di modificare l’atto su più punti e cioè, spiega la Cgil, «la mancanza della sostituzione della prima assente negli asili nido come l’eliminazione del rapporto educatrice-bambino previsto dalle leggi regionali; poi, si chiede di non chiedere l’utilizzo delle tre ore di disponibilità dei docenti per le supplenze perchè »per questo c’è il personale supplente,appunto« e infine, bisogna organizzare meglio la questione dei periodi in cui le scuole sono chiuse e i docenti non possono rimanere a casa. Questo punto, infatti, ha creato dei disagi nel periodo pasquale perchè in alcuni municipi le maestre sono state costrette a rimanere in aule vuote senza far nulla. »Quest’ultimo punto – spiega ancora Moscovini – va regolamentato: devono essere organizzate attività concordate e nell’accordo viene previsto che sia il Comune a farsene promotore nonchè a finanziarle con incentivi«. Durante l’incontro i rappresentanti dell’Usb hanno »avuto un atteggiamento fuori luogo« ha spiegato Masini e cioè »poco costruttivo«. D’accordo Moscovini della Cgil secondo cui sia l’Usb che la Uil e la Csa »paradossalmente hanno chiesto una sospensiva dell’atto che era già inserita nella pre-intesa e che loro stessi hanno bocciato con il referendum. Quindi, invece di andare avanti andiamo indietro«.
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