Archeologia rubata, Tarquinia si prepara al ritorno del Dio Mitra | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Archeologia rubata, Tarquinia si prepara al ritorno del Dio Mitra

– Tarquinia si prepara ad accogliere il ritorno del gruppo scultoreo del dio Mitra, trafugato dall’area archeologica della Civita e recuperato mentre trafficanti d’arte antica stavano per portarlo in Svizzera, con un incontro di studio e approfondimento della storia di questo prezioso ritrovamento il cui valore è stato stimato in alcuni milioni di euro. L’appuntamento è per il 30 aprile alle dieci e trenta nella sala del Palazzo comunale. La grande importanza di questa opera, quasi completamente conservata, risiede nella sua datazione che risale al II o al III secolo d.C., e che la colloca nel periodo romano, l’epoca meno ‘testimoniatà da reperti di questa rilevanza. Il gruppo del Mitra, che raffigura appunto la divinità ‘importatà dall’Oriente il cui culto si era andato ampiamente diffondendo nella tarda romanità, raffigura il dio mentre sta per uccidere un grande toro. L’opera, proveniente dal ‘Pianoro della Cività di Tarquinia, come dimostrato a seguito di uno scavo condotto nel maggio del 2014, sarà nei prossimi mesi esposta in via definitiva presso palazzo Vitelleschi, sede del Museo Archeologico Nazionale Tarquiniense che raccoglie una delle collezioni più ricche di arte etrusca. Attualmente il gruppo scultoreo – recuperato dai carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio artistico – è esposto ai Musei Vaticani ma il ministro della Cultura Dario Franceschini ha già dato ampie assicurazioni sul ‘ritornò del Mitra nella ‘capitalè etrusca. Alla giornata di studio, promossa dall’amministrazione comunale, partecipano il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola, il presidente della commissione cultura Angelo Centini, il giornalista Fabio Isman, autore del libro ‘L’archeologia rubata. Il saccheggio in Etruria e in Italia dal 1970 a oggì. Ci saranno anche gli studenti di tutte le scuole, la soprintendente Alfonsina Russo e il direttore del Museo di Tarquinia Maria Gabriella Scapaticci.

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