Agricoltura, contributi comunitari: in 3 rischiano il processo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Agricoltura, contributi comunitari: in 3 rischiano il processo

Finanziamenti indebitamenti assegnati dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltuta (Agea) che l’Olaf, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode, quantifica in 388 milioni di euro. Un caso che la procura di Roma ha riesaminato dopo una prima conclusione di indagini, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, che aveva portato a configurare i reati di truffa e di falso a carico di sei dirigenti attuale ed ex dell’ente. Ora, per i pm di piazzale Clodio, i reati da contestare sono l’abuso d’ufficio ed il falso ed i presunti responsabili degli illeciti sono circoscritti a tre: si tratta dei responsabili dell’Ufficio monocratico e organismo pagatore di Agea che si sono susseguiti a partire dal 2008, Paolo Gulinelli, Alberto Migliorini e Concetta Loconte (quest’ultima tuttora in carica). Per gli altri tre indagati, due titolari dell’ufficio contenziosi, Luigi Polizzi e Folco Ferretti, e all’ad di Sin, società informatica partecipata da Agea, Domenico Pecoraro, il procuratore aggiunto Nello Rossi ed i sostituti Giancarlo Cirielli e Alberto Pioletti, hanno sollecitato l’archiviazione. Gli illeciti finanziamenti ad agricoltori sprovvisti dei requisiti erano stati scoperti dal Nucleo speciale delle Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza e dall’Olaf. A fronte del danno per la UE rivendicato da quest’ultimo all’Italia, le somme recuperabili presso gli agricoltori che hanno percepito illecitamente i finanziamenti sono di gran lunga ridimensionate poichè, nella maggior parte dei casi, si tratta di episodi coperti da prescrizione.

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