Città metropolitana, arrivano i 7 delegati. Ma Corsetti rinuncia alla Cultura: "Lavoro per Roma" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Città metropolitana, arrivano i 7 delegati. Ma Corsetti rinuncia alla Cultura: “Lavoro per Roma”

Il super sindaco Marino annuncia la squadra che dovrà occuparsi dei 121 Comuni della Provincia. Rossin: "Rischio paralisi del Campidoglio"

Arrivano sette delegati per la Città metropolitana di Roma. Ad annunciarlo a Palazzo Valentini stamane è stato il sindaco Ignazio Marino. Per sé il primo cittadino ha tenuto le deleghe alla sicurezza integrata, polizia metropolitana, contenzioso, progetti europei, comunicazione istituzionale, patrimonio (relativamente a Palazzo Valentini e Villa Altieri), politiche educative, cultura e turismo. Al sindaco di Monterotondo, Mauro Alessandri (Pd) già vicesindaco della città metropolitana, è andata la delega ai rapporti con gli enti locali, il patrimonio, i lavori pubblici e l’edilizia scolastica. Alla consigliera comunale e della città metropolitana Gemma Azuni (Sel) Marino ha conferito la delega allo sviluppo sociale, immigrazione e integrazione, pari opportunità, politiche in materia di partecipazione, trasparenza e anticorruzione. Il presidente del consiglio comunale di Albano e consigliere metropolitano Massimiliano Borrelli (Pd) è delegato alle risorse umane, formazione e politiche del lavoro. Michela Califano (Pd), presidente del consiglio comunale di Fiumicino, e delegata alla pianificazione e gestione ecosostenibile dei sistemi ambientali, di informatizzazione e digitalizzazione. Svetlana Celli (lista Marino), consigliere comunale di Roma e metropolitano, si occuperà dello sviluppo della rete della mobilità metropolitana e viabilità, politiche giovanili e strutture sportive. Marco Palumbo (Pd), consigliere comunale di Roma e metropolitano è il delegato allo sviluppo economico, attività produttive, protezione civile e difesa del suolo. Infine a Giovanni Paris (Pd), consigliere capitolino e metropolitano, Marino ha affidato le deleghe alla pianificazione strategica e territoriale e al bilancio. «Ringrazio il sindaco della Città metropolitana per la fiducia accordatami con la scelta di affidarmi le deleghe alla cultura, al turismo e alla scuola. Pur sentendomi onorato per l’opportunità che mi viene offerta e pur avendo un profondo rispetto per la nascente Istituzione, una profonda riflessione mi porta a non accettare questo prestigioso incarico». Lo afferma, in una nota, Orlando Corsetti, consigliere PD di Roma Capitale in merito alle deleghe della Città Metropolitana. «Mi sono candidato due anni fa – aggiunge – per lavorare per la città di Roma e proseguire con questo impegno nei confronti dei cittadini che mi hanno accordato la loro fiducia. Credo, inoltre, che il lavoro portato avanti in Assemblea capitolina e nella commissione che presiedo sui temi dell’abusivismo, del decoro, della sicurezza, sia un lavoro importante che non mi sento assolutamente di lasciare a metà strada. Sono sicuro che i delegati che saranno nominati oggi sapranno fare bene e a tutti loro – conclude – vanno i miei più sinceri auguri di buon lavoro». «Il sindaco Marino oggi ha distribuito le deleghe per la città Metropolitana, conferendo incarichi anche ad attuali presidenti di commissione di Roma Capitale e a membri dell’ufficio di presidenza. Nel frattempo, però, la commissione Scuola e quella Trasparenza sono senza presidente da mesi e non vengono convocate proprio per questo deficit, e temiamo seriamente che la stessa sorte accadrà anche a quelle i cui presidenti sono stati nominati oggi nei ruoli dell’ex Provincia». È quanto dichiara in una nota Dario Rossin, vice capogruppo Forza Italia in Campidoglio. «Si rischia una paralisi amministrativa del Campidoglio che di fatto per molti settori è già in atto – continua -, senza contare l’anomalia di un ufficio di presidenza monocolore, fatto mai accaduto nella storia dell’Assemblea capitolina. Il sindaco Marino aveva annunciato il suo diniego verso i doppi incarichi in Campidoglio e in Città metropolitana, lo stesso aveva fatto il Partito democratico, siamo curiosi di sapere se alle parole seguiranno i fatti. La Capitale, che già versa nelle condizioni che noi tutti vediamo, non può essere amministrata in regime di part-time con grandi eventi come il Giubileo praticamente alle porte». – «Il tema del doppio incarico non esiste. Così come già annunciato, nel Pd, chi è presidente di una commissione capitolina ed è stato nominato delegato della città metropolitana si dimetterà dal primo incarico. Auspico facciano lo stesso anche le altre forze politiche per compiere al meglio il proprio ruolo. Corsetti ha rinunciato al suo incarico proprio perchè, dopo una lunga riflessione, preferisce svolgere a tempo pieno il suo incarico nell’amministrazione capitolina». Lo ha detto il coordinatore della maggioranza capitolina Fabrizio Panecaldo.

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