Gabrielli: "Le ronde in periferia? Sono allergico, no agli sceriffi" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Gabrielli: “Le ronde in periferia? Sono allergico, no agli sceriffi”

Ieri in centro, oggi in periferia. A Tor Bella Monaca, che a Roma fa pensare a degrado e criminalità, anche se non è certo solo questo. Quarta tappa del tour di Franco Gabrielli nei Municipi della capitale: stavolta tocca al VI, anche detto ‘delle Torrì: 360 mila persone, come una città media, assediate da tanti problemi, soprattutto di sicurezza. L’obiettivo del prefetto di razionalizzare l’impiego delle forze dell’ordine – perchè uomini in più non ce ne sono – si confronta con la tentazione delle ronde di cittadini che emergono dai racconti dei comitati. «Passano per i palazzi, suonano al citofono e dicono che fanno servizio notturno – dice Luigi Di Bernardo del comitato Collina della Pace, borgata Finocchio -. Chiedono anche quote in denaro. Da me non sono venuti, ma ho sentito diversi racconti simili». «Che cosa dobbiamo fare? Si possono fare le ronde?», chiedono altri, da Pantano a Ponte Nona a Colle Prenestino, quasi tutti contrari. «Sono allergico alle ronde – risponde il prefetto -. È una commistione di ruoli. In uno Stato veramente democratico i cittadini delegano l’uso della forza alle istituzioni, sennò è il Far West. Non servono sceriffi, ma più operatori ecologici e gente che si riappropria del territorio: il degrado è l’humus dell’illegalità». Tra rapine, furti, prostituzione e spaccio ‘Torbellà, Torre Maura, Tor Vergata e altri quartieri percepiscono forte insicurezza. Nella sala del Consiglio municipale ci sono il presidente Pd del VI Marco Scipioni, consiglieri di maggioranza e opposizione, responsabili territoriali delle forze dell’ordine. Con Gabrielli anche stavolta la delegata alla sicurezza del sindaco Rossella Matarazzo. C’è una buona notizia. «Stiamo rivedendo la distribuzione degli immigrati sul territorio – dice il prefetto – e nel VI Municipio, uno dei più ‘inflazionatì, lo sgravio sarà di oltre 300 unità». «La solidarietà si fa tutti assieme, in sicurezza – dice il minisindaco Scipioni -. Noi del VI abbiamo dato, ora ognuno faccia il suo dovere». Gabrielli poi ricorda che qui il rapporto abitanti-forze dell’ordine è «assolutamente sfavorevole». Bisogna razionalizzare il controllo del territorio, creare sinergie, ma anche sviluppo. I comitati chiedono che una parte delle risorse per il Giubileo venga destinata alle periferie. «So che il sindaco Marino lavora per ottenerle – risponde Gabrielli -, non so quanto consistenti saranno, i tempi sono complicati». Il paragone con il Giubileo del 2000 «fa un pò ridere», aggiunge, «quello fu preparato in cinque anni, non era straordinario come questo». Il prefetto istituisce nel VI Municipio come in tutti gli altri il Comitato territoriale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con rappresentanti della prefettura, del Municipio e delle forze dell’ordine. «Ora facciamo la lista della serva dei problemi – dice Gabrielli – e tra un mese e mezzo torno per vedere cosa abbiamo risolto o avviato. Ci metto la faccia».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login