Omicidio Fanella, condannati a 20 anni Giuliani e La Rosa | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Omicidio Fanella, condannati a 20 anni Giuliani e La Rosa

Il 3 luglio dell’anno scorso erano entrati nell’appartamento di Silvio Fanella, il broker legato all’imprenditore Gennaro Mokbel, per sequestrarlo al fine di farsi dire dove avesse nascosto un tesoro, fatto di gioielli e diamanti. Per questa vicenda il gup di Roma ha condannato con rito abbreviato a 20 anni di reclusione Egidio Giuliani e Giuseppe Larosa. Il giudice Luciano Imperiali ha accolto totalmente la richiesta avanzata dai pm Paolo Ielo e Giuseppe Cascini stabilendo anche una provvisionale in favore dei familiari di Fanella di 100 mila euro. Per il delitto è imputato anche Giovanni Ceniti, il cui processo si sta celebrando con rito ordinario davanti alla prima Corte d’Assise. Secondo quanto ricostruito dalla Procura il gruppo citofonò all’appartamento di Fanella e indossando la divisa della Guardia di Finanza riuscirono a farsi aprire la porta di casa. Con sè avevano armi e tutto il necessario per bloccare la ‘vittimà, comprese delle fascette di plastica. All’interno dell’appartamento ci fu una violenta colluttazione al termine della quale Fanella fu ferito a morte. Pochi giorni dopo l’omicidio le forze dell’ordine individuarono il tesoro di Fanella in una abitazione in provincia di Frosinone, riconducibile al broker. Diamanti, orologi preziosi più 280mila dollari e 110mila euro in contanti nascosti in alcune scatole. Con le due condanne e il procedimento a carico di Ceniti non cala, però, il sipario su questa vicenda. Resta sotto inchiesta un gruppo di persone, tutte di area neofascista, arrestate nel dicembre scorso e ritenute mandanti e fiancheggiatori del commando autore del blitz finito tragicamente. Cinque persone tra cui Manlio Denaro, 56enne romano detto «Il Canuto», coinvolto e assolto nel procedimento sulla maxi truffa Fastweb-Telecom Italia Sparkle, ed Emanuele Macchi di Cellere, ex terrorista legato ai Nar, già in carcere a Genova dopo essere stato rintracciato in Francia per un’altra condanna.

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