Fiumicino, Ncc protestano contro la cancellazione degli stalli: “Denunceremo i responsabili”

Una sessantina di Ncc dell’aeroporto di Fiumicino sono in assemblea dalle 8 di questa mattina presso il cosiddetto Polmone Cargo. La protesta proseguirà in mattinata presso la torre Enac e gli uffici Adr dove i lavoratori manifesteranno «contro la cancellazione degli stalli e delle insegne Ncc». «Oggi – ha detto Roberto Proietti Anc – Trasporto Persone, che ha organizzato la manifestazione insieme alle ?sigle FederNcc Confcommercio Roma e Fai Confcommercio Lazio – abbiamo deciso anche di denunciare quei gruppi di tassisti che sabato scorso hanno chiamato la Polizia denunciando fatti inesistenti. Creano allarmismo diffondendo l’immagine falsa di operatori violenti». – «È stata Adr a cancellare gli stalli Ncc nell’aeroporto di Fiumicino. È quanto è stato comunicato ai nostri avvocati ricevuti oggi da Enac». Lo dichiara Roberto Proietti presidente di Anc – Trasporto Persone? Lazio al termine della manifestazione organizzata da Anc – Trasporto Persone, FederNcc Confcommercio Roma e Fai Confcommercio Lazio davanti agli uffici dell’Enac dell’aeroporto di Fiumicino. «L’iniziativa di cancellare le nostre postazioni è stata presa senza un ordine esecutivo di un giudice – ha aggiunto Leonardo Giammarino presidente Federncc Confcommercio Roma – ci sono due ricorsi al Tar e il Consiglio di Stato ancora non si è pronunciato. Chiaramente ne risponderà personalmente chi ha dato l’ordine di cancellare gli stalli: entro domani procederemo con una denuncia penale per abuso atti d’ufficio, interruzione di pubblico esercizio e violenza privata. Dopodiché chiederemo ad Adr di ripristinare le strisce degli stalli, se non lo faranno ci penseremo da soli». Secondo quanto si apprende da fonti vicine al gestore aeroportuale lo scorso 4 agosto è stato pubblicato l’avviso di selezione per l’affidamento in subconcessione di aree destinate allo svolgimento dell’attività di noleggio con conducente (Ncc) presso gli scali di Ciampino e Fiumicino dato che le vecchie subconcessioni scadevano a fine dicembre 2014. Tale procedura è stata impugnata davanti al Tar del Lazio, che però ha rigettato integralmente i ricorsi, e al Consiglio di Stato che si deve ancora pronunciare, ma che ha comunque rigettato la richiesta di sopensiva.