Scuola, martedì a Roma per dire no alla riforma Renzi. Un corteo e 2 sit-in: ecco le strade chiuse
Organizzata dalla Flc Cgil la manifestazione partirà alle ore 10 da piazza della Repubblica e si snoderà lungo largo Santa Susanna, piazza Barberini, viale D’Annunzio per arrivare in piazza del Popolo. Al Miur blitz notturno degli studenti
La scuola scende in piazza e Roma si fermerà per un giorno. Martedì 5 maggio studenti, insegnanti di ruolo e precari, genitori e personale ausiliario manifesteranno per dire no al piano del governo Renzi. Contro il ddl della riforma sulla “Buona scuola” ci saranno, in concomitanza con lo sciopero nazionale, sette manifestazioni in tutta Italia. Ma è a Roma che si attendono migliaia di partecipanti al corteo che partirà alle 10 da piazza della Repubblica e si concluderà a piazza del Popolo, dove dal palco parleranno, tra gli altri, Domenico Pantaleo (Flc Cgil) e Massimo Di Menna (Uil).
Blitz notturno degli studenti di Università e scuole aderenti a Udu e Rete degli Studenti davanti al Ministero dell’Università e la Ricerca, alla vigilia dello sciopero di oggi di tutto il comparto scuola. Alcuni giovani hanno esposto uno striscione davanti alla sede del ministero, in Viale Trastevere a Roma, con la scritta «Vogliamo una scuola buona davvero», inscenando un flash mob le cui immagini sono state poi caricate su Youtube. L’ Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti medi hanno voluto così, si afferma in una nota, «dire no ai provvedimenti sulla Buona Scuola» e «ribadire la nostra totale contrarietà ai metodi che sono stati utilizzati da parte del Governo nella costruzione di questa riforma, gli stessi metodi che vorrebbero propinarci con la Buona Università». «Il percorso sulla Buona Scuola, come rischia di essere quello prefigurato sulla Buona Università, si è rivelato un processo esclusivo e decisionista – sostiene Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell’Unione degli Universitari – in cui l’ascolto degli studenti, degli insegnanti, dei genitori è stata solo una finta facciata». «Oggi siamo in piazza contro la Buona Scuola, accanto alle lavoratrici e ai lavoratori in questo sciopero generale – ha aggiunto Alberto Irone, portavoce della Rete degli studenti medi – perchè tutto il mondo della scuola si deve unire contro le politiche di un Governo che, con il ddl Buona Scuola, trasformerà la scuola italiana in un luogo autoritario e aumenterà le diseguaglianze». «Le nostre Scuole e le nostre Università non sono in vendita – ha concluso -: quella di oggi sarà solo la prima di tante mobilitazioni perchè senza studenti non ci può essere nè Buona Scuola nè Buona Università».
“Sette grandi manifestazioni per dire l’ennesimo no a una riforma che vuole tutto meno che una buona scuola. Dopo 7 anni- sottolinea la Flc-Cgil in una nota- i cinque sindacati più rappresentativi del comparto scuola scioperano insieme e nelle piazze italiane ci saranno anche gli studenti che, a gran voce, in una lettera aperta hanno chiesto ai loro docenti di fare lo stesso. Ci sono, insomma, tutti i buoni presupposti perchè le manifestazioni siano partecipate e l’adesione allo sciopero alta”.
Il corteo organizzato dalla Flc Cgil partirà alle ore 10 da piazza della Repubblica e la manifestazione si snoderà lungo largo Santa Susanna, piazza Barberini, viale Gabriele D’Annunzio fino ad arrivare in piazza del Popolo.
Il sindacato Cobas ha dato appuntamento, nell’ambito delle contestazioni contro il ddl del governo Renzi, al ministero dell’Università e Istruzione in viale Trastevere. Dalle 12 alle 18, invece, in piazza Montecitorio ci sarà il sit-in “Circondiamo il Parlamento”.
In concomitanza con le manifestazioni le strade saranno chiuse al traffico e gli autobus subiranno deviazioni. In particolare, ad essere deviate saranno le linee dell’Atac H-40-53-60-60L-61-62-63-64-70-80-82-83-85-116-117-160-170-492-590-910. Per i sit-in indetti dal sindacato Cobas, invece, le linee che saranno deviate o subiranno limitazioni saranno H-3-3Bus-8 (uscita e/o rientrata) -23-30-44-75-83-115-125-170-280-673-715-716-719-769-780-781.
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