Corto circuito, sigilli al centro sociale: identificati 3 attivisti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Corto circuito, sigilli al centro sociale: identificati 3 attivisti

I vigili urbani si sono presentati in forze poco dopo l’ora di pranzo al centro sociale Corto Circuito di Roma, quartiere Cinecittà, per sigillare (per la terza volta in poco più di un anno) la tensostruttura che sorge nel giardino dello spazio occupato 25 anni fa. Momenti di tensione con gli attivisti che, presi alla sprovvista, hanno provato ad impedire l’esecuzione dell’ordinanza di sequestro

– «Sono venuti verso le 14 e hanno trovato due persone nella struttura. Hanno cominciato a chiedere i documenti, parlavano addirittura di mettere le manette. Inizialmente non si era neanche capito se fossero vigili o meno, anche perché erano in borghese, per questo c’è stata un pò di resistenza da parte dei compagni. Poi sono arrivate anche altre persone e la situazione si è un pò calmata. Hanno messo i sigilli alle cucine, parlando di un abuso edilizio a proposito del gazebo, e hanno anche identificato tre persone». È il commento di Franco, uno degli attivisti del centro sociale Corto Circuito, dove gli agenti della polizia locale di Roma Capitale del gruppo Sicurezza Pubblica ed emergenziale guidati dal comandante Antonio Di Maggio, hanno eseguito oggi un provvedimento del pm Pierluigi Cipolla, titolare degli accertamenti.

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