Open house, l’architettura per tutti
Dalla Casina delle Civette di Villa Torlonia al Villino Corsini, dal Teatro Argentina a Palazzo Braschi. I luoghi della grande architettura romana, saranno aperti e visitabili il 9 e il 10 maggio prossimi. Torna, infatti, nella capitale, la manifestazione ‘Open Housè che lo scorso anno ha portato nei palazzi più belli di Roma 50 mila visitatori e che collega, idealmente, 28 città in 4 continenti. L’ingresso, nei 170 siti, è gratuito e, per la maggior parte degli edifici, non serve la prenotazione: sarà possibile visitare, per l’intero week end, edifici storici, moderni e contemporanei tra cui case private e studi di architettura. La città sarà divisa in 7 macroaeree dal centro storico all’Eur e vivranno di numerose iniziative e manifestazioni. «La filosofia di ‘Open Housè – ha spiegato l’assessore capitolino alla Cultura Giovanna Marinelli – somiglia molto a quella che deve animare oggi Roma e cioè far scomparire la barriera fra centro e periferia perchè Roma è tutta Roma. Bisogna valorizzare tutte le bellezze sparse nei nostri 15 municipi, comporre la rete delle bellezze sparse nella nostra città è una strada per riappropriarci della nostra identità così ricca e composita, una e molteplice».
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