Scuola, Cgil-Cisl: "Dimostrato fallimento atto unilaterale, sciopero il 27 maggio" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Scuola, Cgil-Cisl: “Dimostrato fallimento atto unilaterale, sciopero il 27 maggio”

«Fallito il tentativo di conciliazione, Cgil e Cisl proclamano, per il 27 maggio 2015, lo sciopero del settore educativo scolastico di Roma Capitale, e dimostrano anche davanti al prefetto il fallimento dell’atto unilaterale: a rischio la corretta erogazione dei servizi educativi scolastici». Così, in una nota, Marco D’Emilia della Fp Cgi Roma e Lazio e Giancarlo Cosentino della Cisl Fp Roma Rieti. «La demagogia ed il populismo non ci interessano – aggiungono – Oggi le lavoratrici del settore educativo scolastico hanno necessità di fatti concreti, segnali evidenti che facciano capire se Roma Capitale vuole salvare la qualità e la sicurezza di un settore fondamentale per la società civile oppure annegarlo nelle inefficienze generate dall’Atto Unilaterale e nelle logiche del mero risparmio, utile unicamente a ricucire i buchi in bilancio». Per i sindacalisti «l’atto unilaterale è diventato un vessillo dell’inefficienza, sempre più simbolo del fallimento di un modello non partecipativo, dove si vuole decidere per tutti senza ascoltare le ragioni dei lavoratori e le necessità reali dei servizi alla cittadinanza. Oggi il Prefetto ha dimostrato non solo la doverosa competenza, ma un grado di sensibilità evidentemente stimolato dagli argomenti trattati. In ballo c’è il futuro di circa 9.000 lavoratrici ed il benessere delle bambine e dei bambini della nostra città. Abbiamo dimostrato determinazione e senso di responsabilità elencando al Prefetto tutti gli elementi di illegittimità organizzativa della deliberazione di giunta n. 236 del 1 agosto 2014, ma soprattutto abbiamo evidenziato che per il settore educativo-scolastico occorre fare un passo indietro, sospendere l’atto unilaterale, aprire tavoli specifici di confronto sull’organizzazione del lavoro delle insegnanti scuola infanzia e delle educatrici asili nido. In caso contrario il settore imploderà su se stesso e a pagare il salato prezzo saranno, prima di tutto, i bambini e le loro famiglie! Siamo pronti a ragionare per trovare soluzioni, difendendo senza indietreggiare diritti e dignità delle lavoratrici. Non abbiamo colto la stessa disponibilità nell’amministrazione. Nonostante il continuo ‘puntellò del Prefetto che ha cercato ogni strada possibile per avvicinare le posizioni delle parti, Roma Capitale si è graniticamente arroccata sulle proprie posizioni, non intendendo sospendere l’atto unilaterale per il settore educativo-scolastico, pretendendo un accordo definitivo, ma ignorando che, senza la citata sospensione dell’atto, oggi non è garantita la qualità del servizio e la sicurezza dei lavoratori e dei bambini (siamo addirittura in carenza di personale ausiliario, cosi che tante strutture non sono adeguatamente vigilate)». «Purtroppo il tentativo di conciliazione non è andato a buon fine. La vertenza continua, lo stato di agitazione non sarà ritirato e l’amministrazione di Roma Capitale con la sua ‘rigidità’ ha aperto le porte allo sciopero che Cgil e Cisl hanno indetto per il 27 maggio prossimo per tutto il personale docente delle scuole dell’infanzia e degli asili nido dell’ente! Abbiamo tentato ogni via di ragionamento – concludono – ma la nostra volontà nel cercare soluzioni deve essere bilanciata da altrettanta volontà dell’Amministrazione di Roma Capitale… ad oggi non pervenuta!».

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