Testaccio, il Porticus Aemilia diventa un parco pubblico: sabato l'inaugurazione | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Testaccio, il Porticus Aemilia diventa un parco pubblico: sabato l’inaugurazione

Un parco pubblico ben illuminato e delimitato da un’inferriata, con le arcate monumentali dell’infrastruttura che alimentò la Roma dei consoli e degli imperatori visibili anche di notte. L’area del Porticus Aemilia, un magazzino posto al servizio del porto fluviale della Roma repubblicana, aprirà al pubblico da sabato 9 maggio e offrirà ai cittadini un giardino monumentale e un laboratorio d’arte contemporanea all’aperto. «Cinque anni di lavoro consentono alla Soprintendenza di riconsegnare il Porticus Aemilia ai cittadini di Testaccio – dice Francesco Prosperetti, Soprintendente di Stato per l’archeologia romana – un parco fruibile di giorno e protetto di notte grazie all’impianto di illuminazione che conferisce risalto a pilastri e arcate e consentirà aperture serali per le esposizioni artistiche che si susseguiranno». Renato Sebastiani, l’archeologo che ha coordinato il progetto di recupero sommando le forze della Soprintendenza archeologica di Roma, del Municipio, delle scuole archeologiche straniere e del quartiere, sottolinea che «è stata cancellata una vergogna. L’area del Porticus Aemilia, delimitato da via Rubattino, via Florio, via Vespucci, è stato un bene comune usurpato per 50 anni, nascosto da rifiuti e baracche. Ora vogliamo offrire questo spazio agli abitanti storici del quartiere, alle realtà culturali contemporanee, come l’Istituto Europeo di Design e la Facoltà di Architettura di Roma Tre e ai turisti attirati dalle strutture culturali del distretto Ostiense-Testaccio». I LAVORI Gli scavi effettuati dal 2011 al 2013 sono stati protetti e ricoperti con una pavimentazione di terra battuta e brecciolino. Al tramonto un impianto di illuminazione accende automaticamente 20 proiettori che disegnano le architetture utilizzando l’energia accumulata durante il giorno da pannelli fotovoltaici. Due pannelli didattici permanenti (6m x 1,30m) recano le informazioni storiche sulla Porticus Aemilia; altri due ospiteranno invece le esposizioni e le installazioni temporanee (le prime due si inaugurano il 9 maggio, v. scheda allegata). Una cancellata in ferro battuto corre lungo i cento metri di perimetro. Grazie ai 100mila euro complessivi stanziati dalla Soprintendenza si potrà completare anche l’allestimento del parco con panchine e piante da giardino. L’INAUGURAZIONE Sabato 9 maggio alle 18,30 si terrà l’inaugurazione del parco pubblico della Porticus Aemilia. Sulle note della Stradabanda si apriranno i cancelli e si attenderà insieme il tramonto, «alle 20,17 precise, secondo le effemeridi», assicura lo staff della Soprintendenza. Il giorno seguente, dal mattino del 10, archeologi offriranno visite guidate gratuite (alle 10.30, 11.30 e 12.30). REPERTI Coerentemente col contesto del porto fluviale urbano, i reperti più numerosi sono rappresentati dalle anfore, contenitori da trasporto in ceramica, in genere destinati a derrate alimentari liquide, quali olio, vino e salse di pesce.

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